Reddito di cittadinanza: pubblicata la relazione sugli impatti. Cosa emerge?

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Reddito di cittadinanza: pubblicata la relazione sugli impatti. Cosa emerge?

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali rende noto che il Comitato Scientifico incaricato per la valutazione degli esiti del Reddito di cittadinanza (RdC) e della Pensione di Cittadinanza (PdC), ha pubblicato la Relazione sulla valutazione del Reddito di cittadinanza e il Rapporto di Monitoraggio.

La relazione valuta l’impatto del Reddito di cittadinanza e della Pensione di cittadinanza dal 1° aprile 2019 al 31 dicembre 2023, periodo che precede l’introduzione dell’Assegno di inclusione (1° gennaio 2024).

Reddito di cittadinanza: come è stata elaborata la relazione

La Relazione è stata elaborata seguendo le indicazioni della Raccomandazione del Consiglio Europeo del 30 gennaio 2023 riguardante un adeguato reddito minimo che garantisca l’inclusione attiva.

Sono stati, altresì, utilizzati alcuni dati statistici provenienti da fonti come Istat, Euromod, Inps, Anpal, e lo stesso Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che hanno permesso di valutare l’impatto dei sussidi e delle misure di politica attiva del lavoro e dell’inclusione sociale sulle famiglie e sulle persone in condizioni di povertà assoluta ma anche sui beneficiari delle prestazioni.

Cosa emerge?

I beneficiari del sussidio, nel periodo da aprile 2019 a dicembre 2023, sono stati circa 2,4 milioni di nuclei familiari e 5,3 milioni di persone, con una media rispettivamente di 26,4 mensilità per il RdC e 32 per il PdC.

La spesa pubblica complessivamente impegnata è superiore ai 34 miliardi di euro.

Le indagini condotte dall’Istat hanno registrato che le famiglie in povertà assoluta beneficiare delle misure sono state il 38% nell’anno 2021 e il 32,3% nell’anno 2022.

Tuttavia, a causa di criteri normativi restrittivi, numerose famiglie povere sono rimaste escluse dalla selezione.

Con riferimento all’impatto economico, il Reddito di cittadinanza ha contribuito a ridurre l’indice delle disuguaglianze dell’ 0,8% e il rischio di povertà dell’1,8%.

La ripresa economica post pandemia e la maggiore occupazione hanno favorito la diminuzione delle domande da 1,772 milioni nel 2021 a 1,362 milioni nel 2023. Ciononostante, i servizi per le politiche attive del lavoro e per l’inclusione sociale risultano ancora deboli.

Valutazione finale

La valutazione finale del Reddito di cittadinanza (RdC) può essere suddivisa in tre fasi principali:

  • fase di avvio, caratterizzata dall'assenza di strumenti adeguati per il controllo e i servizi per le politiche attive;
  • periodo della pandemia da Covid-19 che ha contribuito a contenere la povertà, insieme ad altre misure di sostegno al reddito adottate dalle Istituzioni;
  • ripresa economica e occupazionale che ha portato una riduzione delle domande di RdC, nonostante il forte aumento dell’inflazione.

L'Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro hanno la finalità di correggere alcune criticità del RdC nonché rafforzare le politiche attive in un contesto di crescita occupazionale.

Le raccomandazioni

Alla luce delle valutazioni dei dati statistici e del monitoraggio delle misure, il Comitato Scientifico ha formulato alcune Raccomandazioni per le istituzioni preposte per la gestione delle misure, in particolare:

  • aggiornare le soglie ISEE per la partecipazione alle nuove misure;
  • integrare il sussidio nazionale con misure personalizzate e con programmi di potenziamento dei servizi che tengano conto delle caratteristiche dei nuclei familiari e del territorio di appartenenza;
  • promuovere audit locali e coinvolgere il settore privato e il terzo settore per valutare le iniziative che possono concorrere a migliorare i livelli di partecipazione alle misure e la promozione di servizi adeguati con il concorso di più attori;
  • potenziare le politiche attive del lavoro, aumentando la cumulabilità tra indennità di sostegno e salari anche per incentivare il tasso di impiego dei lavoratori sottoccupati e per contrastare il lavoro sommerso;
  • prioritizzare i progetti Utili per la Collettività (PUC);
  • rafforzare le piattaforme nazionali a condividere le informazioni relative all’attivazione delle misure e alle prestazioni economiche erogate dalle Istituzioni competenti per migliorare l'efficacia delle misure, razionalizzare la spesa e intensificare il sistema dei controlli preventivi.
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