Proroga contratti locazione commerciale con cedolare secca
Pubblicato il 13 giugno 2020
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L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 184 del 12 giugno 2020, si esprime sulla possibilità di adesione, in sede di proroga del contratto, al regime di tassazione della cedolare secca per i redditi derivanti dalla locazione di un immobile commerciale.
Il riferimento è all’articolo 1, comma 59, della Legge di bilancio 2019, che ha ampliato la portata applicativa del regime della cedolare secca, prevedendo che i canoni derivanti dalla stipula dei contratti di locazione, sottoscritti nel 2019, aventi ad oggetto immobili destinati all'uso commerciale classificati nella categoria catastale C/1 (Negozi e botteghe) e relative pertinenze (locate congiuntamente alle unità immobiliari C/1) possono essere assoggettati al regime della cedolare secca. Tale regime non è applicabile ai contratti stipulati nell'anno 2019, qualora alla data del 15 ottobre 2018 risulti in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale.
In altri termini, quindi, la norma estende il regime della cedolare secca, di cui all'articolo 3 del Dlgs n. 23/2011, anche ai canoni derivanti dai contratti di locazione di immobili commerciali.
Locazione immobili commerciali, opzione per la cedolare secca con modello RLI
Nella risposta n. 184/2020, l’Agenzia specifica che la norma richiama espressamente i contratti “stipulati nell’anno 2019”, perciò essa continua ad avere efficacia per tutte le annualità future, sino a quando il relativo contratto non termina. Inoltre, per l’esercizio dell’opzione si rinvia alla normativa generale della cedolare secca, non essendo sopraggiunta alcuna deroga.
Così, richiamando quanto già sostenuto nella circolare n. 26/E del 1° giugno 2011 e nella circolare n. 8/E del 10 aprile 2019, l’Agenzia ricorda che:
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in caso di proroga, anche tacita, del contratto di locazione, l'opzione per il regime della cedolare secca deve essere esercitata entro il termine di versamento dell'imposta di registro tramite la presentazione del modello per la richiesta di registrazione degli atti e per gli adempimenti successivi;
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l'opzione per il regime della cedolare secca deve essere esercitata in sede di registrazione del contratto di locazione ed esplica effetti per l'intera durata del contratto, salvo revoca.
Ne deriva, con riferimento al caso di specie, che se la scelta non è stata fatta in sede di registrazione del contratto (nel corso del 2019), è possibile accedere al regime della cedolare secca per le annualità successive, esercitando l'opzione entro il termine previsto per il versamento dell'imposta di registro dovuta annualmente sull'ammontare del canone relativo a ciascun anno.
La modalità con cui si può esercitare l’opzione per il suddetto regime è quello già indicato dall’Agenzia nella circolare n. 8/E/2019, ossia presentando il relativo modello RLI entro trenta giorni dalla scadenza di ciascuna annualità.
- edotto.com – Edicola del 2 settembre 2019 - Locazione immobile commerciale, no alla cedolare secca con contratto in corso – Moscioni
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