Proposta condivisa per combattere le carenze di funzionamento della giustizia civile
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 11 luglio 2011
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Nel corso del convegno tenuto lo scorso 8 luglio, a Roma, ed organizzato dall'Associazione nazionale forense e Magistratura democratica sul tema “ Una proposta condivisa sulla giustizia civile”, il Presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa, è intervenuto enumerando tutte le cause del cattivo funzionamento della macchina della giustizia civile, quali la carenza di risorse economiche, la penuria di personale, l'obsolescenza e la mancanza di strutture informatiche, la mancanza di fondi. Secondo Alpa tutte dette carenze “si possono risolvere aumentando gli stanziamenti e utilizzandoli più razionalmente”.
Ed infatti - continua il Presidente del Cnf “non si possono fare riforme a costo zero né pretendere che i problemi della giustizia siano risolti solo con modifiche al codice di procedura civile. Il cpc è cambiato 26 volte dal 1940 e la giurisprudenza in materia è piuttosto corposa: le regole che devono fare funzionare la macchina non sono perfette”.
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