Prelievo su extraprofitti delle banche, Superbonus villette e delocalizzazioni. Nuove misure del Governo
Pubblicato il 08 agosto 2023
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Nell’ultima riunione del Governo Meloni prima della pausa estiva, è stato approvato uno dei tanti decreti-legge c.d. Omnibus.
Dal Comunicato stampa n. 47 dell’8 agosto emanato dal Consiglio dei Ministri tenutosi il 7 agosto 2023 spicca l’adozione di una misura in materia di attività economiche al fine di rifinanziare il fondo mutui sulla prima casa e individuare risorse da utilizzare per ridurre la pressione fiscale.
Presenti, inoltre, disposizioni per incentivare gli investimenti, anche nel settore dei semiconduttori e della microelettronica e interventi nel settore viticolo.
Balza agli occhi l’istituzione di un prelievo straordinario del 40% sugli extraprofitti degli istituti di credito.
Extraprofitti sulle banche
Nel comunicato stampa dell’8 agosto 2023 si legge che “In dipendenza dell’andamento dei tassi di interesse e dell’impatto sociale derivante dall’aumento delle rate dei mutui” viene istituto per l’anno 2023 un prelievo straordinario a carico degli intermediari finanziari, escluse le società di gestione dei fondi comuni d'investimento e le società di intermediazione mobiliare di cui al Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58).
La decisone del governo è stata presa dopo che l’aumento dei tassi da parte della BCE, che ha portato all’innalzamento del costo del denaro per famiglie e imprese. Ecco le parole del vicepremier Matteo Salvini: “Non c’è stato un altrettanto solerte, veloce e importante aumento per i consumatori. Quindi in questo gap si verrà a contare un 40% di prelievo dagli extraprofitti multimiliardari delle banche”.
L’aliquota del 40% sarà conteggiata sul maggior valore tra:
- l’ammontare del margine d’interesse di cui alla voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d’Italia, relativo all’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023 che eccede per almeno il 5 per cento il medesimo margine nell’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022;
- l’ammontare del margine di interesse di cui alla voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d’Italia, relativo all’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024 che eccede per almeno il 10 per cento il medesimo margine nell’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022.
Comunque, l'imposta straordinaria non potrà superare il 25% del patrimonio netto alla data di chiusura dell'esercizio 2022.
Il suo versamento sembra previsto per giugno 2024, ossia entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio 2023.
Si precisa che il tributo non sarà deducibile dalle imposte sui redditi e dall'Irap.
Gli introiti, come detto, saranno utilizzati per il finanziamento del fondo per i mutui sulla prima casa e per interventi volti alla riduzione della pressione fiscale di famiglie e imprese.
Le reazioni
La decisione di tale nuovo prelievo ha colto di sorpresa i diretti interessati.
Di certo gli istituti finanziari non hanno visto di buon grado l’imposta; oggi Piazza Affari ha aperto la seduta in negativo, con il crollo dei titoli delle banche proprio dopo l'annuncio dell'introduzione della tassa.
Superbonus villette
Aggiunta, poi, una norma che sposta dal 30 settembre 2023 al 31 dicembre 2023 il termine finale entro cui le persone fisiche possono avvalersi del Superbonus 110 per cento sulle spese sostenute per interventi agevolati, su edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti e autonome, che alla data del 30 settembre 2022 avevano già raggiunto una percentuale di completamento dei lavori pari almeno al 30 per cento.
Delocalizzazione: proroga del termine
Sarà di 10 anni (anziché di 5 anni) il divieto di delocalizzazione per chi ha ottenuto aiuti pubblici.
Le imprese operanti nel territorio nazionale, che abbiano beneficiato di un aiuto di Stato per l'effettuazione di investimenti produttivi, decadono dal finanziamento nel momento in cui attuino la delocalizzazione dell’attività economica interessata dallo stesso o una sua parte in Stati non appartenenti all'Ue entro 10 anni (e non più cinque anni) dalla data di conclusione dell'iniziativa agevolata.
Credito d’imposta per investimenti nel settore dei semiconduttori
Riconosciuto alle imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, un credito d'imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione per l’effettuazione di investimenti in progetti di ricerca e sviluppo relativi al settore dei semiconduttori.
L’incentivo sarà calcolato sulla base dei seguenti costi e spese ammissibili:
- spese di personale (ricercatori, tecnici, ecc. impiegati nel progetto);
- costi relativi a strumentazione e attrezzature;
- costi relativi agli immobili e ai terreni (utilizzati per il progetto);
- costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti, consulenze, ecc.;
- spese generali, costi dei materiali, ecc.
Il credito d'imposta è alternativo all'applicazione del credito d'imposta per l'acquisto dei beni 4.0.
Misura per il comparto viticolo
Previsto l’accesso agli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale per le imprese viticole che hanno subito danni alle produzioni di uva a causa di attacchi di peronospora per il clima particolarmente umido della primavera 2023.
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