Prelazione societaria. La denuntiatio come invito a proporre

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Secondo il Tribunale delle imprese di Milano – sentenza n. 5705 del 24 aprile 2013 – nell’ipotesi in cui lo statuto di una società di capitali contenga una clausola di prelazione societaria, la denuntiatio avanzata dal socio che intende alienare, indirizzata agli altri soci, vale come un “invito a proporre”, come a sollecitare, ossia, una proposta contrattuale da parte degli altri soci.

Qualora, quindi, la clausola di prelazione non specifichi la natura della denuntiatio, quest’ultima non costituisce una vera e propria proposta contrattuale.

E il contratto, in questo contesto, non si conclude con l'accettazione da parte dei destinatari della denuntiatio, in quanto questi ultimi devono a loro volta effettuare una loro proposta.
Anche in
  • ItaliaOggi, p. 26 – Prelazione, il contratto attenda – De Marchi

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