Politica attiva del lavoro, varati i nuovi Protocolli Anpal

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Politica attiva del lavoro, varati i nuovi Protocolli Anpal

Con la pubblicazione sul proprio sito istituzionale della Delibera n. 5 dello scorso 9 maggio, l’Anpal rende nota la modifica del sistema di profilazione che consente ai Centri per l’impiego di valutare il livello di occupabilità degli utenti nell’ambito del programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori)

GOL, funzione e obiettivi

Il programma GOL, inserito nella Missione 5 del PNRR, è il perno dell’azione di riforma nell’ambito delle politiche attive del lavoro che prevede il varo di un Piano per le nuove competenze e il potenziamento dei centri per l’impiego nel quinquennio 2021/2025.

Obiettivi principali sono:

  • la centralità dei livelli essenziali delle prestazioni in modo da renderle esigibili sul territorio in base delle risorse disponibili;
  • indirizzare gli investimenti verso l’offerta di servizi digitali in funzione di una diffusione capillare dei Centri per l’impego;
  • integrare le politiche attive regionali con quelle della formazione attraverso interventi personalizzati;
  • promuovere l’offerta di lavoro femminile;
  • intervenire sulle competenze di base dei lavoratori meno qualificati;
  • realizzare una programmazione integrata tra i servizi sociali e quelli sanitari, nel caso di persone con disabilità o altre fragilità;
  • rendere strutturale la cooperazione tra i servizi pubblici e le agenzie per il lavoro.

La delibera Anpal

Per realizzare tali obiettivi, quindi, si è reso necessario da parte dell’Anpal fornire un nuovo quadro operativo dei servizi di politica attiva del lavoro attraverso la modifica dei seguenti elementi:

  • profilazione quantitativa;
  • profilazione qualitativa;
  • standard dei servizi di Gol.

Relativamente alla profilazione quantitativa, il nuovo sistema consente agli operatori dei Centri per l’impiego di valutare il livello di occupabilità degli utenti sfruttando i dati amministrativi presenti in archivio, alimentati all’atto della registrazione della persona disoccupata e comunicati dal datore di lavoro all’atto dell’attivazione o della cessazione di un posto di lavoro.

In tal modo aumenta la probabilità di trovare occupazione entro una certa data e di far emergere i bisogni di aggiornamento/riqualificazione delle competenze o di supporto da parte della rete dei servizi territoriali.

La profilazione qualitativa, di conseguenza, permette all’operatore di svolgere una valutazione professionale mirata e approfondita per migliorare la presa in carico del lavoratore, che stipula il patto di servizio e viene indirizzato a uno dei percorsi previsti dal programma Gol (reinserimento, aggiornamento, riqualificazione o inclusione nel mondo del lavoro).

La delibera aggiorna, infine, anche gli standard di servizio, che devono essere garantiti a tutti i beneficiari sull’intero territorio nazionale, nell’ambito dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di politiche attive del lavoro, ampliando l’ambito operativo del Gol alle nuove platee di destinatari: non solo giovani neet (cioè che non studiano né cercano un impiego), ma anche e soprattutto disoccupati, beneficiari del reddito di cittadinanza e lavoratori in transizione.

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