CdL, analisi degli obiettivi del Programma GOL

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CdL, analisi degli obiettivi del Programma GOL

Con il documento del 7 marzo 2022, n. 2137, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro analizza le principali opportunità derivanti dal Programma Garanzia Occupabilità Lavoratori (GOL).

Tenendo conto degli effetti derivanti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, il mercato del lavoro necessita di una profonda trasformazione in grado di conciliare le esigenze di flessibilità con quelle di supporto dei lavoratori in transizione ed in cerca di occupazione.

In un’ottica di ripresa post pandemia, assumono un’importante rilevanza strategica gli strumenti e le misure di politica attiva.

L’attuazione del Recovery plan rappresenta uno strumento ideale per riorganizzare e strutturare il mercato del lavoro. In tale contesto, ai sensi della legge di Bilancio 2021, si inserisce il Programma Garanzia Occupabilità Lavoratori (GOL), finalizzato al sostentamento dell’occupabilità dei lavoratori in transizione e dei disoccupati.

Nello specifico, l’obiettivo da perseguire riguarda l’incremento delle politiche attive del mercato del lavoro e della formazione professionale, ovvero:

  • potenziamento del pilastro pubblico ed investire sui Centri per l’impiego (CPI);
  • cooperazione tra sistema pubblico e privato, fino a renderla strutturale;
  • maggiore integrazione delle politiche per l’impiego con le politiche della formazione;
  • rendere effettivo il nesso tra misure di sostegno al reddito e politiche attive del lavoro (condizionalità).

Nel 2019 è stato avviato un Piano triennale al fine di potenziare i Centri per l’impiego e superare le debolezze strutturali del sistema pubblico.

Il Programma in questione fornisce le linee di indirizzo e la definizione degli obiettivi generali e trasferisce ai Piani Regionali il compito di individuare le modalità concrete.

In particolare, il Consiglio Nazionale dell’ordine dei Consulenti del Lavoro ritiene necessario giungere ad una definizione – in via preventiva – tramite un accordo di coordinamento tra Anpal e Regioni, delle linee guida e degli indirizzi operativi a cui i singoli Piani regionali dovranno conformarsi.

Altresì, è fondamentale effettuare una radicale revisione del modello dei servizi, garantendo, in tal senso, la semplificazione e la digitalizzazione del processo.

Sarà, dunque, strettamente necessario fornire una piattaforma digitale che assicuri la gestione integrata dell’intero procedimento, dai flussi informativi e fino alla rendicontazione.

Al fine di agevolare il servizio per l’utenza, sarebbe utile prevedere modalità di erogazione da remoto per le attività relative alla presa in carico del cittadino (dichiarazione di immediata disponibilità, patto di servizio personalizzato, profilazione).

Il Consiglio Nazionale auspica, altresì, la sperimentazione di misure incentivanti che accrescano la disponibilità dei lavoratori e la partecipazione delle imprese. In tal senso, bisognerà garantire al lavoratore una convenienza economica e la probabilità che il rapporto possa concludersi con una buona occupazione.

Viceversa, anche le imprese dovranno essere incentivate in termini economici e normativi a diventare partner del progetto di reinserimento.

Il Consiglio Nazionale rinnova la disponibilità dei Consulenti del Lavoro alla partecipazione di azioni di diffusione degli obiettivi e delle opportunità rivolte ad imprese e lavoratori.

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