Pmi. Agevolazioni per programmi di investimento a tutela dell’ambiente
Pubblicato il 09 agosto 2023
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Con l’obiettivo di rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle Pmi nei territori delle regioni meno sviluppate, il ministero delle Imprese e del made in Italy ha pubblicato il decreto del 15 maggio 2023 che stabilisce le condizioni per partecipare alle agevolazioni.
Detto decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 183 del 7 agosto 2023 e si pone in continuità con il precedente provvedimento del 10 febbraio 2022.
Le agevolazioni vengono riconosciute per programmi di investimento proposti da piccole e medie imprese conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli destinati a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare ovvero a migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.
Bando investimenti sostenibili: risorse
L’articolo 3 del decreto 15 maggio 2023 prevede lo stanziamento di risorse per euro quattrocentomilioni, a valere sull'obiettivo specifico 1.3, azione 1.3.2, del PN RIC 2021 - 2027.
Programmi di investimento: requisiti
I programmi di investimento devono riguardare una delle seguenti linee di azione:
a) sostegno ai processi di produzione rispettosi dell'ambiente e all'utilizzo efficiente delle risorse nelle PMI. In particolare, deve essere previsto un contributo specifico al raggiungimento degli obiettivi climatici individuati dal regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 e/o l'applicazione di soluzioni idonee a favorire la transizione dell'impresa verso il paradigma dell'economia circolare;
b) promozione dell'efficienza energetica delle PMI.
I programmi di investimento:
- devono essere realizzati presso un'unità produttiva localizzata nei territori delle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
- devono essere finalizzati allo svolgimento delle attività manifatturiere e delle attività di servizi alle imprese.
Bando investimenti sostenibili: beneficiari
Possono concorrere al bando le micro, piccole e medie imprese. Tra i requisiti si richiede che il soggetto:
- si trovi in regime di contabilità ordinaria e abbia almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero abbia presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
- non abbia effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento.
Oggetto del finanziamento
Per l’ammissibilità alle agevolazioni i programmi di investimento devono:
- prevedere l'utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l'ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma;
- essere diretti all'ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un'unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva;
- prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a 750 mila euro e non superiori a 5 milioni di euro e, comunque, al 70 percento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, ovvero, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi;
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda;
- prevedere un termine di ultimazione non successivo a diciotto mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Bando investimenti sostenibili: spese ammissibili
Rientrano tra le spese ammesse ad agevolazione quelle per:
- macchinari, impianti e attrezzature;
- opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
- programmi informatici e licenze correlati all'utilizzo dei beni materiali;
- acquisizione di certificazioni ambientali.
Altresì, sono agevolate anche le spese per i servizi di consulenza, in particolare:
- le spese per i servizi avanzati di consulenza specialistica relativi all’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti;
- le spese relative ai servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica di cui decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 relativa all’unità produttiva oggetto misure di efficientamento energetico nei limiti del 3 per cento dell’importo complessivo delle spese ammissibili per i soli programmi di cui all’articolo 6, comma 2 lettera b) del decreto 15 maggio 2023.
L’agevolazione
I soggetti beneficiari possono ottenere aiuti nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75 per cento, come segue:
- nel caso di imprese di micro e piccola dimensione, per il 50 per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 25 per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato:
- nel caso di imprese di media dimensione, per il 40 per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 35 per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato.
Presentazione della domanda
Il decreto Mimit del 15 maggio 2023 prevede che le domande di accesso alle agevolazioni siano concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.
La trasmissione dell’istanza deve avvenire esclusivamente per via telematica, attraverso l’apposita procedura informatica che sarà messa a disposizione sul sito internet di Invitalia Spa.
La data di apertura per l’invio delle domande sarà comunicata con successivo provvedimento della Direzione generale per gli incentivi alle imprese.
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