Per l’Ires una cura di stabilità

La commissione Biasco ascolterà oggi i tributaristi delle grandi aziende italiane e straniere, che, nella memoria che ad essa consegnano, esprimono la loro preoccupazione più grande:

“Un buon ordinamento tributario dovrebbe affermare i suoi principi di fondo con semplicità, in un quadro di stabilità del sistema normativo; purtroppo, detta impostazione risulta mancare nell’ordinamento tributario per il proliferare di norme, adempimenti e talvolta del numero di tributi”.

Viene sottolineato che la certezza normativa è stata, ed è, violata per esigenze di gettito erariale. Il riferimento è agli interventi modificativi dei criteri di ammortamento dei beni strumentali per attività regolate della distribuzione e del trasporto di gas naturali ed energia elettrica e della gestione della rete di trasmissione nazionale dell’energia elettrica – articolo 102 bis del Dpr 917/86. Ed ancora, il riferimento è ai criteri di ammortamento dei fabbricati strumentali – articolo 36, comma 7, della legge 248/06. Infine, il riferimento è anche alle modalità di recupero dei costi relativi alle auto aziendali – articolo 7, comma 25 del Dl 262/06.

Su quest’ultimo aspetto, il Presidente dell’Associazione nazionale dell’industria dell’autonoleggio (in acronimo, Aniasa) – Gianluca Soma - giudica così l’impatto della stretta fiscale sulla deducibilità dei costi per le auto aziendali operata dal dl 262/06:

“Una manovra che definirei diabolica, che bocciamo senza rimandarla a settembre e speriamo di veder rettificata secondo criteri di ragionevolezza”.      

Per tornare ai tributaristi, di molte norme suggeriscono la correzione, tra le quali quella che regola l’istituto della “Pex”, ritenuta colpevole di creare asimmetria tributaria nella circostanza del passaggio dall’esenzione totale a quella parziale delle plusvalenze realizzate dalla società, cui viene contrapposta l’integrale indeducibilità delle minusvalenze realizzate.