Per il Dl collegato strategia in due tempi

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Non ha subito alcuna correzione il decreto legge 262/2006 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 3 ottobre, data in cui sono entrate in vigore le norme di cui si compone. Un pacchetto che dovrebbe assicurare alle casse dello Stato, ai fini del saldo netto da finanziarie, almeno 9 milioni di euro sui saldi del 2006 ed oltre 6,5 miliardi di euro per l’anno che segue (dati pubblicati dal quotidiano, ndr).

Tuttavia, il testo provvisorio del provvedimento s’è arricchito d’una clausola di copertura, cosicché la gran parte delle entrate portate in dote dalle disposizioni del decreto sarà impiegata per la copertura degli oneri che derivano proprio dal provvedimento, pari a 27,05 milioni per il 2006, a 390,5 milioni per il 2007, a 402,3 milioni per il 2008, a 391,3 milioni per il 2009 e a 241,7 milioni per il 2010.

Un incremento delle entrate sarà pure garantito dall’applicazione delle imposte di registro, ipotecaria, catastale, a donazioni e successioni (nella tassazione delle successioni risiedono i principali problemi applicativi della nuova disciplina, tanto in relazione ai soggetti e all’oggetto della tassazione, quanto sulle modalità pratiche da seguire). La tassazione scatta immediatamente “per gli atti pubblici formati, per gli atti a titolo gratuito fatti e per le scritture private autenticate (...), per le scritture private non autenticate presentate per la registrazione, nonché per le successioni apertesi” dal 3 ottobre.

Il decreto legge, nella versione definitiva, conferma anche la riduzione della deducibilità ai fini Ires, Irpef ed Irap dei costi relativi alle auto utilizzate nell’esercizio d’impresa.

Il Dl congela i contratti di programma per le imprese approvati dal Cipe dopo il 17 marzo 2005: l‘articolo 8 dispone la temporanea sospensione degli effetti della riforma degli incentivi (Dl competitività, numero 35/05), seppure unicamente per gli strumenti di agevolazione di cui all’articolo 2, comma 203, lettere d), e), f) della legge 662/96.

Con l’articolo 5, invece, il provvedimento rafforza i criteri di classamento catastale degli immobili che ampliano la platea dell’Ici, in attuazione delle direttive previste dalla circolare 4/2006 del Territorio, che hanno ridefinito i principi tecnici, civilistici e fiscali sul classamento dei grandi complessi pubblici.

 

Sebbene il decreto sia in vigore dal 3 ottobre, una parte delle disposizioni richiederà provvedimenti attuativi.

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