Partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa: adottata la proposta di legge CISL

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Partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa: adottata la proposta di legge  CISL

Il 21 maggio 2024, nella sala delle conferenze stampa della Camera dei deputati, è stata presentata dalla Cisl la proposta di legge di legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione ed utili dell’impresa.

Obiettivo principale è quello di integrare i lavoratori nei processi decisionali delle imprese, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione italiana, che prevede che i lavoratori possano collaborare appunto alla gestione delle aziende.

La proposta mira dunque a introdurre una disciplina normativa che favorisca una governance d’impresa partecipata, dove i lavoratori non siano solo esecutori ma veri e propri attori decisionali, e a stabilire regole chiare e precise per garantire che questa partecipazione avvenga in modo strutturato e produttivo sia per i lavoratori che per le imprese stesse.

La proposta si articola in diverse sezioni che regolano vari aspetti della partecipazione dei lavoratori, includendo la partecipazione gestionale, economica e finanziaria, organizzativa e consultiva: vediamo le principali.

Obiettivi

La proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori nella governance d'impresa mira a realizzare una serie di obiettivi fondamentali per migliorare la qualità della gestione aziendale e promuovere il benessere dei lavoratori.

In primo luogo, come accennato, l'obiettivo principale è quello di attuare l'articolo 46 della Costituzione Italiana attraverso la creazione di un quadro normativo che permetta ai lavoratori di avere voce nelle decisioni strategiche e operative delle aziende.

Altro obiettivo chiave è quello di promuovere una maggiore trasparenza e responsabilità nelle pratiche aziendali.

Coinvolgere i lavoratori nei processi decisionali aiuta infatti a garantire che le decisioni siano prese in modo etico e responsabile, riducendo il rischio di comportamenti scorretti e migliorando la reputazione dell'azienda.

Inoltre, la proposta di legge mira a incentivare l'innovazione e la competitività delle imprese, sfruttando le competenze e le conoscenze dei lavoratori per migliorare i processi produttivi e sviluppare nuove idee.

Da non sottovalutare, inoltre, la volontà di migliorare la qualità della vita lavorativa, creando un ambiente di lavoro più inclusivo e motivante: la partecipazione dei lavoratori ai processi decisionali può infatti aumentare il loro senso di appartenenza e soddisfazione, portando a una maggiore produttività e a una riduzione del turnover del personale.

In sintesi, i punti essenziali sugli obiettivi della proposta di legge possono così riassumersi:

Obiettivo

Descrizione

Attuazione dell'articolo 46

Realizzare quanto previsto dall'articolo 46 della Costituzione italiana, che promuove la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende.

Promozione della trasparenza e responsabilità

Migliorare la trasparenza nelle pratiche aziendali e garantire che le decisioni siano prese in modo etico e responsabile, riducendo i rischi di comportamenti scorretti.

Incentivare l'innovazione e la competitività

Utilizzare le competenze e le conoscenze dei lavoratori per migliorare i processi produttivi e sviluppare nuove idee, aumentando l'efficienza e la competitività delle imprese.

Migliorare la qualità della vita lavorativa

Creare un ambiente di lavoro più inclusivo e motivante, aumentando il senso di appartenenza e soddisfazione tra i lavoratori e riducendo il turnover del personale.

Promozione della giustizia sociale ed economica

Assicurare una distribuzione equa dei benefici della crescita economica, coinvolgendo tutti i soggetti nella produzione di valore e migliorando la coesione sociale.

Incremento della democrazia economica

Garantire che tutti i membri della società, inclusi i lavoratori, abbiano il diritto di partecipare alle decisioni economiche, promuovendo uguaglianza e giustizia sociale.

Aumentare il coinvolgimento dei lavoratori

Favorire un coinvolgimento attivo dei lavoratori nelle decisioni aziendali, migliorando la qualità delle scelte strategiche e operando in un clima di fiducia reciproca.

Stabilizzare l'economia

Creare aziende più resilienti e sostenibili, dove i lavoratori, avendo un interesse diretto nel successo aziendale, sono più motivati a contribuire al loro sviluppo e prosperità.

Migliorare la sostenibilità delle imprese

Incentivare pratiche sostenibili che integrano equità sociale e protezione ambientale, contribuendo alla creazione di valore per tutti i portatori di interesse.

Partecipazione al Consiglio di sorveglianza

La partecipazione dei lavoratori al Consiglio di sorveglianza delle imprese rappresenta un'importante innovazione nella governance aziendale, volta a promuovere una gestione più inclusiva e trasparente.

Il Consiglio di sorveglianza è infatti un Organo di controllo che monitora l'attività del Consiglio di amministrazione e la gestione complessiva dell'azienda, che prevede la presenza di membri eletti dai lavoratori con il compito di rappresentare gli interessi del personale dipendente nelle decisioni aziendali.

La composizione del Consiglio di sorveglianza varia a seconda delle dimensioni e della tipologia dell'azienda, caratteristica comune è però la presenza di una quota significativa di rappresentanti dei lavoratori, che può arrivare fino a un quinto del totale dei membri del Consiglio.

E’ importante dunque che i membri eletti abbiano le competenze necessarie per svolgere efficacemente il proprio ruolo, pertanto vengono spesso richiesti requisiti di professionalità e onorabilità.

Ruolo dei rappresentanti dei lavoratori

I rappresentanti dei lavoratori nel Consiglio di Sorveglianza svolgono un ruolo cruciale nel garantire che le decisioni aziendali siano prese tenendo conto degli interessi del personale.

Hanno infatti il compito di monitorare le attività del Consiglio di amministrazione e di esprimere pareri sulle scelte strategiche dell'azienda.

Questo include la valutazione delle politiche di investimento, delle strategie di sviluppo e delle pratiche di gestione del personale.

Inoltre, i rappresentanti dei lavoratori possono contribuire a migliorare la trasparenza delle operazioni aziendali, garantendo che le decisioni siano comunicate in modo chiaro e tempestivo a tutto il personale; fungono così da ponte tra la direzione aziendale e i dipendenti, facilitando la comunicazione e promuovendo un clima di fiducia e collaborazione.

Partecipazione al Consiglio di amministrazione

Anche la partecipazione dei lavoratori al Consiglio di amministrazione rappresenta, negli intenti della proposta di legge, un ulteriore passo verso una governance aziendale più inclusiva.

Le società che adottano questo modello devono infatti prevedere nei loro statuti la presenza di rappresentanti dei lavoratori nel Consiglio di amministrazione, le cui procedure di selezione sono definite dai contratti collettivi e devono garantire un processo democratico e trasparente.

I requisiti per diventare membro del Consiglio di Amministrazione includono competenze professionali specifiche, integrità e indipendenza: è infatti essenziale che i rappresentanti dei lavoratori siano in grado di contribuire in modo significativo alle decisioni strategiche dell'azienda

Partecipazione economica e finanziaria dei lavoratori

Distribuzione degli utili

La distribuzione degli utili ai lavoratori rappresenta uno degli elementi fondamentali della partecipazione economica; si tratta di un approccio che non solo riconosce il contributo dei dipendenti al successo dell'impresa, ma favorisce anche un maggiore coinvolgimento e motivazione.

La proposta di legge stabilisce che una quota degli utili aziendali, non inferiore al 10%, debba essere distribuita ai lavoratori.

Questa distribuzione può avvenire attraverso diverse modalità, che possono essere stabilite in base ai contratti collettivi aziendali o territoriali.

Piani di partecipazione finanziaria

Anche i piani di partecipazione finanziaria rappresentano un'importante opportunità per i lavoratori di diventare parte integrante della struttura proprietaria dell'azienda.

La proposta di legge prevede che i contratti collettivi possano stabilire l'accesso dei lavoratori al capitale sociale dell'impresa attraverso l'adozione di specifici piani di partecipazione finanziaria.

L'adesione ai piani di partecipazione finanziaria è volontaria e non deve essere fonte di discriminazione, e le relative modalità devono essere chiare e trasparenti, garantendo che i lavoratori possano prendere decisioni informate e consapevoli.

Per facilitare l'accesso ai piani di partecipazione finanziaria, la proposta di legge consente l'uso di una parte della retribuzione aggiuntiva per finanziare l'acquisto di azioni o quote di capitale: ciò permetterebbe ai lavoratori di investire una parte dei premi di risultato o di altre forme di retribuzione variabile nel capitale aziendale, diventando così azionisti a pieno titolo.

La distribuzione degli utili, i benefici fiscali e i piani di partecipazione finanziaria offrono ai lavoratori l'opportunità di condividere i frutti del successo aziendale, incentivando il loro impegno e migliorando la qualità delle decisioni aziendali.

Premi di risultato

Una delle modalità più comuni di distribuzione degli utili è l'erogazione di premi di risultato, legati a specifici indicatori di performance come la produttività, la redditività e l'innovazione.

La distribuzione degli utili può anche avvenire, nelle intenzioni della proposta di legge, sotto forma di azioni aziendali, consentendo ai lavoratori di diventare azionisti della società.

Questo approccio non solo incentiva il coinvolgimento dei dipendenti, ma li rende anche partecipi del successo finanziario dell'impresa.

Le modalità di distribuzione delle azioni devono essere chiaramente definite nei piani di partecipazione finanziaria, garantendo trasparenza e equità nel processo.

Vantaggi per le aziende

Benefici fiscali

Nelle intenzioni della proposta di legge, la distribuzione degli utili ai lavoratori prevede anche una serie di benefici fiscali per le aziende che incentivano le aziende ad adottare questo modello di partecipazione economica.

La proposta di legge introduce infatti un'imposta sostitutiva agevolata, pari al 5%, sugli importi erogati ai lavoratori, entro un limite di 10.000 euro lordi per dipendente.

Inoltre, i contributi versati a forme di previdenza complementare o a prodotti pensionistici individuali europei (PEPP) in sostituzione degli utili distribuiti non concorrono a formare il reddito imponibile dei lavoratori.

Questo permetterebbe ai dipendenti di beneficiare di ulteriori agevolazioni fiscali, riducendo l'onere fiscale complessivo e incentivando il risparmio previdenziale.

Anche i contributi versati per l'assistenza sanitaria integrativa possono beneficiare di agevolazioni fiscali, se scelti dai lavoratori in sostituzione degli importi distribuiti come utili.

Questo approccio non solo favorisce il benessere dei dipendenti, ma riduce anche il costo fiscale per le aziende, rendendo la distribuzione degli utili un'opzione ancora più attraente.

Meccanismi premiali

La proposta di legge di iniziativa popolare introduce una serie di meccanismi premiali per incentivare le imprese ad adottare pratiche di partecipazione dei lavoratori, progettati per riconoscere e premiare le aziende che implementano modelli di governance inclusiva e partecipativa.

Le imprese che soddisfano i criteri stabiliti per i meccanismi premiali possono beneficiare di una serie di vantaggi, che possono includere una maggiore visibilità e reputazione sul mercato, l’accesso a programmi di supporto governativo e finanziamenti agevolati per progetti di innovazione e sviluppo.

Incentivi

La proposta di legge prevede una serie di incentivi, finanziari e non, per le aziende che implementano modelli di partecipazione.

Le imprese possono così beneficiare di contributi diretti per lo sviluppo di programmi di partecipazione, di sussidi per la formazione dei dipendenti e accedere a fondi speciali destinati all'innovazione e alla sostenibilità.

Piani di miglioramento e innovazione

I piani di miglioramento e innovazione rappresentano uno strumento chiave per promuovere il progresso e l'efficienza all'interno delle aziende.

Questi piani devono essere dettagliati e includere una serie di elementi fondamentali:

  • l'analisi del contesto iniziale;
  • gli obiettivi condivisi;
  • gli investimenti tecnologici necessari;
  • le modifiche organizzative previste;
  • le misure di sostegno per i lavoratori.

Inoltre, i piani devono stabilire chiaramente le azioni partecipative da attuare, con relativi indicatori di performance, e i risultati attesi in termini di miglioramento e innovazione.

Per garantire l'efficacia dei piani di miglioramento, è fondamentale che essi siano sviluppati in modo collaborativo, con il contributo di tutti i membri della commissione paritetica, permettendo ai lavoratori di esprimere le proprie opinioni e di contribuire con le loro competenze.

Tabella riassuntiva

In sintesi, la partecipazione economica e finanziaria dei lavoratori rappresenta un pilastro fondamentale per una governance aziendale più equa e inclusiva riassumibile nei seguenti punti:

Sezione

Punti essenziali

Partecipazione organizzativa dei lavoratori

La partecipazione organizzativa è cruciale per migliorare l'efficienza e la competitività aziendale attraverso il coinvolgimento attivo dei lavoratori.

Premi per l'innovazione e l'efficienza

Incentivare i lavoratori attraverso premi per il miglioramento dei processi produttivi e l'innovazione aziendale.

Piani di miglioramento e innovazione

Dettagliati piani che includono analisi del contesto, obiettivi condivisi, investimenti tecnologici, modifiche organizzative e misure di sostegno per i lavoratori.

Incentivi e sgravi fiscali

Meccanismi premiali, incentivi finanziari e sgravi fiscali per le imprese che adottano modelli di partecipazione dei lavoratori.

Meccanismi premiali

Riconoscimenti pubblici, certificazioni di qualità e premi finanziari per le aziende che implementano pratiche di governance inclusiva e partecipativa.

Incentivi per le Imprese

Contributi diretti, sussidi per la formazione, finanziamenti agevolati e accesso a reti di imprese virtuose per promuovere la partecipazione dei lavoratori.

Sgravi fiscali per la partecipazione

Riduzioni delle imposte sul reddito, esenzioni fiscali per contributi previdenziali e assistenza sanitaria integrativa, e detrazioni fiscali per investimenti in programmi di partecipazione.

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