Panama Papers Paradisi fiscali e intermediari
Pubblicato il 21 gennaio 2017
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Si è tenuto nella sede Ocse, a Parigi il 16 e il 17 gennaio 2017, il terzo incontro del gruppo Joint International Taskforce on Shared Intelligence and Collaboration (JITSIC) che ha visto il più grande scambio di informazioni simultaneo mai realizzato prima d’ora, basato sugli strumenti giuridici concordati in tutto il mondo nell’ambito della Convenzione Multilaterale Ocse - Consiglio d’Europa e dei trattati fiscali.
Ne dà notizia un comunicato stampa del 20 gennaio 2017 dell’Agenzia delle Entrate. Si è discusso dei progressi sull’attività di compliance, sullo scambio di informazioni, sulla conoscenza del ruolo dello studio legale Mossack Fonseca e sulle sue relazioni con altri intermediari.
Le Amministrazioni finanziarie di 30 paesi hanno fatto il punto, in base alle conclusioni delle indagini nell'ambito “Panama Papers”, sul ruolo degli intermediari fiscali: istituzioni finanziarie, consulenti, avvocati e commercialisti, che hanno favorito l’evasione e l’elusione fiscale.
Sul tavolo di lavoro la figura degli intermediari, con gli Stati membri che hanno messo in comune le prove sui soggetti chiave grazie agli sforzi realizzati come per esempio l’analisi dei dati, la procedura di collaborazione volontaria, i contraddittori con i contribuenti e la documentazione a disposizione. Nel mirino banche, studi di consulenza, studi legali, commercialisti e accountants che hanno favorito l'evasione/elusione con operazioni offshore.
- eDotto.com - Edicola del 29 giugno 2016 - Lotta all'evasione Via il segreto societario - Moscioni
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