Oua: lettera aperta ai cittadini sul “grande inganno” della mediaconciliazione
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 02 marzo 2011
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L'Organismo Unitario dell'Avvocatura (Oua) ha pubblicato una “Lettera aperta” rivolta direttamente ai cittadini per spiegare come cambierà la giustizia civile con l'introduzione, a partire dal 20 marzo, dell'obbligatorietà della conciliazione quale presupposto processuale per numerosi tipi di controversie. L'Oua – si legge nel testo della nota - si rivolge ai cittadini per raccontare il “grande inganno” della cosiddetta mediaconciliazione “che porterà ad avere una giustizia rapida per i più forti e un'altra di serie B, costosa, lenta e inefficiente per i cittadini comuni”.
Secondo de Tilla, presidente dell'associazione, sarebbe inoltre “inspiegabile” il silenzio che ha accompagnato il varo della “mediaconciliazione obbligatoria” grazie alla quale – si legge nel comunicato - la giustizia civile viene “svenduta” a privati. L'avvocatura – precisa de Tilla - è da sempre favorevole agli strumenti conciliativi e all'implementazione di quelli extragiudiziali, “a patto, però, che si mantengano criteri di qualità e rigore, oltre che di accesso universale e pubblico alla macchina giudiziaria”. La mediaconciliazione, per contro, “non solo non è in linea con la normativa degli altri Paesi europei, ma disattende pure le necessità dei cittadini comuni e viola la Costituzione.”
Confermato lo sciopero dalle udienze, proclamato per i giorni dal 16 al 22 marzo, nonché la manifestazione pubblica del 16 marzo a Roma.
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