Ordini professionali impegnati nella conciliazione
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 21 aprile 2011
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Ad un mese di distanza dall'entrata in vigore della normativa sulla conciliazione obbligatoria ( Decreto legislativo n. 28/2010), si evidenzia che gli ordini professionali accreditatisi presso il ministero della Giustizia come organismi di conciliazione o enti di formazione sono quelli degli avvocati, dei commercialisti, dei notai e dei consulenti del lavoro. Restano ancora fuori gli ordini delle professioni tecniche.
In particolare, rispetto al gran numero degli organismi di conciliazione facenti capo alle società private (ben 463), sono 41 quelli riferiti agli ordini professionali. Di questi, 32 sono le sedi accreditate dei Consigli dell'ordine forense, 7 quelle dei commercialisti e 2 le sedi accreditate del Notariato; quest'ultimo gestisce le domande di mediazione a livello centrale tramite Adr notariato, mentre l'altra sede è riconducibile all'Organismo di conciliazione di Firenze, di cui fa parte il Consiglio locale dei notai.
Con riferimento alla formazione, gli ordini professionali contano ben 23 enti sui 168 totali. I consigli dell'ordine forense iscritti come formatori sono 12, 10 quelli dei commercialisti; i consulenti del lavoro, dal canto loro, hanno abilitato solo la Fondazione studi per la gestione della formazione a livello centrale con la collaborazione degli ordini locali.
- ItaliaOggi, p. 31 – Mediazione, gli ordini in pista
- ItaliaOggi, p. 19 – Conciliazione, partenza in salita – Ventura
- ItaliaOggi, p. 26 – Attesi 100 mila nuovi mediatori
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