Ok della Corte di giustizia sulle tariffe massime obbligatorie dei legali

Pubblicato il



Secondo la Corte di giustizia Ue – sentenza resa lo scorso 29 marzo sulla causa C-565/08 - "la normativa italiana sugli onorari è caratterizzata da una flessibilità che sembra permettere un corretto compenso per qualsiasi tipo di prestazione fornita dagli avvocati". Così - continua la Corte - "è possibile aumentare gli onorari fino al doppio delle tariffe massime altrimenti applicabili, per cause di particolare importanza, complessità o difficoltà, o fino al quadruplo di dette tariffe per quelle che rivestono una straordinaria importanza, o anche oltre in caso di sproporzione manifesta, alla luce delle circostanze nel caso di specie, tra le prestazioni dell’avvocato e le tariffe massime previste. In diverse situazioni, inoltre, è consentito agli avvocati concludere un accordo speciale con il loro cliente al fine di fissare l’importo degli onorari".

Sulla scorta di tali assunti, i giudici europei hanno respinto il ricorso presentato dalla Commissione Ue secondo cui, in Italia, il sistema delle tariffe forensi massime obbligatorie fosse in contrasto con la normativa comunitaria.
Allegati

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito