Ok all'utilizzo degli studi di settore a seguito di inchiesta penale
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 26 febbraio 2011
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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 4634 del 25 febbraio 2011, ha ritenuto legittimo un accertamento del Fisco fondato sulle medie degli studi di settore che traeva origine da un'inchiesta penale a cui era stata sottoposta un'azienda accusata di evasione fiscale.
In particolare, nel corso del procedimento penale era emersa una notevole incongruenza tra il ricarico sulle merci vendute dall'imputata rispetto al valore contabilizzato.
I giudici di legittimità hanno così colto l'occasione per ricordare come gli studi di settore “rappresentano la predisposizione di indici rilevatori di una possibile anomalia del comportamento fiscale, evidenziata dallo scostamento delle dichiarazioni dei contribuenti relative all'ammontare dei ricavi o dei compensi rispetto a quello che l'elaborazione statistica stabilisce essere il livello “normale” in relazione alla specifica attività svolta dal dichiarante”. Scostamento che deve testimoniare - come nel caso di specie - una grave incongruenza.
- ItaliaOggi, p. 30 – L'inchiesta penale apre agli studi di settore - Alberici
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