Offese all’ex con conseguenze penali
Autore: Cinzia Pichirallo
Pubblicato il 29 dicembre 2010
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Offendere l'ex può portare alla condanna per maltrattamenti, se l’aggressione verbale é “continua” e rende la vita “penosa”.
La sesta sezione penale della Cassazione - sentenza n. 45547 del 28 dicembre 2010 - conferma la condanna di un ex che non versava il mantenimento a moglie e figli e durante le visite settimanali sottoponeva la donna a continue offese, rendendole "disagevole e penosa l'esistenza".
Enunciano i giudici di ultime cure che "i comportamenti abituali caratterizzati da una serie indeterminata di aggressioni verbali ingiuriose e offensive possono configurare il reato di maltrattamenti. Nella specie tali condotte, costantemente ripetute, hanno evidenziato l'esistenza di un programma criminoso diretto a ledere l'integrità morale della persona offesa, di cui i singoli episodi, da valutare unitariamente, costituiscono l'espressione, ed in cui il dolo si configura come volontà comprendente il complesso dei fatti e coincidente con il fine di rendere disagevole e penosa l'esistenza della moglie".
- ItaliaOggi, p. 28 – Aggressioni verbali sono reato - Alberici
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