OCF sul doppio mandato: quadro normativo finalmente chiaro
Pubblicato il 22 luglio 2019
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Il 19 e 20 luglio si è riunita l’assemblea dell’Organismo Congressuale Forense per discutere, tra le altre questioni, della sentenza della Consulta sul doppio mandato e di affidamento eterofamiliare.
Rinnovo dei COA: soddisfazione OCF per il definitivo chiarimento
Per quanto concerne la recente pronuncia della Corte costituzionale in tema di rinnovo dei Consigli degli Ordini degli avvocati, l’OCF ha approvato un apposito deliberato con cui ha espresso la propria soddisfazione per il fatto che il quadro normativo che regola il meccanismo di elezione degli organi di rappresentanza istituzionale forense sia stato definitivamente chiarito.
L’Organismo si è anche detto certo che l’Avvocatura Italiana e le sue istituzioni sapranno, con spirito di responsabilità, dare conforme attuazione alla detta decisione (con cui, si rammenta, è stata riconosciuta di legittimità della previsione che fissa il tetto del doppio mandato).
Sulla questione, l’OCF ha ricordato un precedente deliberato del 22 dicembre 2018 con il quale aveva chiesto un pronto intervento legislativo al fine di evitare che le incertezze interpretative della Legge n. 113/2017, sull’applicazione intertemporale del limite del doppio mandato, interferissero sul sereno svolgimento delle elezioni allora in corso.
Affidamenti: riforma prioritaria
Nel corso dei lavori dell’Assemblea, l’OCF ha approvato anche un altro deliberato, questa volta sulla vicenda dei minori affidati ai servizi sociali e sull’esame del DDL di riforma delle adozioni.
L’Organismo, sul punto, considera prioritario procedere con la riforma dell’istituto dell’affidamento eterofamiliare dei minori, al fine di “renderlo più adeguato alle legislazioni e convenzioni internazionali ed ai principi cardine del nostro ordinamento a tutela dei minori”.
Ciò, a prescindere dalla vicenda che attualmente è all’attenzione della Magistratura, tenuta alla verifica della sussistenza di eventuali responsabilità penali “che, ove acclarate, sarebbero gravissime dimostrando l’inadeguatezza del sistema vigente”.
L’auspicio dell’OCF è che, nel modificare l’ormai obsoleta normativa in materia, vengano attuati i principi del giusto processo e del contraddittorio e che venga garantita un’adeguata difesa tecnica a tutti i soggetti coinvolti, con eliminazione dell’eccessiva discrezionalità dei servizi sociali ed istituzione di doverosi controlli sulle procedure.
Tre sono i punti su cui insiste l’Organo di rappresentanza politica dell’Avvocatura:
- necessaria attuazione di una banca dati a livello nazionale per monitorare e censire il numero dei minori in affidamento eterofamiliare, le motivazioni e la durata di tali affidamenti, l’esito degli stessi nonché il numero e i requisiti delle strutture affidatarie;
- necessità di alta specializzazione e professionalità di tutti i soggetti coinvolti nella tutela dei diritti dei minori, di potenziamento degli uffici giudiziari, di procedimentalizzazione e riduzione dei tempi della giustizia minorile;
- richiesta di istituzione di un tavolo di concertazione fra istituzioni ed associazioni forensi, Uffici Legislativi e Magistratura.
Entrambi i deliberati sono stati pubblicati sul sito telematico dell’OCF il 20 luglio.
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