Nuova procedibilità a querela. Disciplina transitoria al vaglio delle Sezioni Unite
Pubblicato il 18 maggio 2018
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Le Sezioni Unite penali di Cassazione sono state chiamate a risolvere due questioni relative al recente Decreto legislativo n. 36/2018 che ha modificato il regime della procedibilità di diversi reati. Le questioni attengono, in particolare, alla disciplina transitoria del provvedimento.
E’ il Magistrato coordinatore dell’Ufficio esame preliminare dei ricorsi penali che, con nota del 15 maggio 2018, ha segnalato al Presidente della Cassazione l’opportunità di assegnazione ex articolo 610, comma 2, del Codice di procedura penale.
Questioni rimesse alle Sezioni Unite
Il primo quesito è volto a chiarire se, in presenza di un ricorso dell’imputato inammissibile, si debba dare comunque avviso alla persona offesa, come previsto dall’articolo 12 del decreto, oppure se tale onere informativo sia precluso dalla rilevata inammissibilità, in considerazione della mancanza di una valida costituzione del rapporto processuale.
La seconda questione è, invece, relativa alla sospensione del termine di prescrizione durante i 90 giorni decorrenti dall’avviso dato alla persona offesa per l’eventuale esercizio del diritto di querela.
Il Presidente aggiunto della Corte, considerando le due questioni di speciale importanza, anche al dichiarato fine di prevenire possibili contrasti interni nella giurisprudenza di legittimità, ha ritenuto opportuno, con provvedimento del 16 maggio 2018, disporre l’assegnazione del ricorso, nell’ambito del quale i due quesiti erano stati sollevati, alle Sezioni Unite.
L’udienza pubblica per la trattazione è stata fissata per il 21 giugno 2018.
- eDotto.com – Punto & Lex 26 aprile 2018 - Estesi i reati punibili a querela. Decreto in vigore dal 9 maggio – Pergolari
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