Niente monitoraggio e analisi nei questionari inviati dalla GdF
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 17 gennaio 2011
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È quanto precisa la circolare della Guardia di Finanza del 29 dicembre 2010. Dunque, i questionari fiscali inviati ai contribuenti ai fini del contrasto all’evasione dalla GdF possono avere la sola finalità ispettiva. In sostanza, l’invio è pertinente se:
- mancano le “effettive esigenze di indagine e controllo sul luogo”, ex articolo 32, comma 4, Dpr 600/73 (per le dirette) ed ex articolo 51, comma 3, dpr 633/72 (Iva), nell’ambito di accessi, ispezioni e verifiche;
- si devono integrare le operazioni di controllo presso la sede dell’impresa o dell’attività autonoma.
In merito alle richieste da parte dell’Amministrazione per ciò che riguarda le imposte dirette, la norma citata prevede che si possano chiedere solo dati e notizie di carattere specifico che rilevino ai fini dell’accertamento nei confronti del contribuente stesso o di altri soggetti con cui abbiano intrattenuto i rapporti. Nel campo Iva è regolato che l’Amministrazione possa chiedere a chi svolge attività di impresa, arti e professioni, dati e notizie di carattere specifico rilevanti ai fini del possibile accertamento anche verso clienti e fornitori.
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 1 – Resta aperta la possibilità di richiedere dati su terzi – Ro. Ac. - www.mef.gov.it
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 1 – Questionari fiscali a utilizzo mirato – Acierno, Parente - www.mef.gov.it
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