Nell’interesse del figlio la casa familiare può non essere assegnata al collocatario
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 14 febbraio 2012
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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 1787 dell’8 febbraio 2012, ha rigettato il ricorso presentato da una donna avverso la decisione dei giudici di merito che, nell’ambito del procedimento per la separazione giudiziale tra lei ed il marito, si erano pronunciati disponendo l’affido condiviso del figlio minore e di non assegnare la casa familiare alla ricorrente anche se collocataria, di fatto, del figlio; determinanti, a fini di questa statuizione, erano state le dichiarazioni del minore il quale, nel corso dell’audizione, aveva dichiarato di trovarsi bene nella casa del nuovo compagno della madre.
L’interesse del minore – precisa la Corte – era stato giustamente desunto dai giudici di prime cure “dall’ascolto delle sue dichiarazioni sul rapporto con la coppia formata dalla madre e dal suo compagno e sulla permanenza presso di loro, e, dunque, su circostanze rilevanti ai fini della decisione sul suo affidamento, demandatagli dall’articolo 155 del Codice civile”.
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