Misure del Decreto sviluppo relative a piano casa e appalti

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Nella seduta del 5 maggio 2011, il Consiglio dei ministri ha approvato il testo del Decreto legge sullo sviluppo, provvedimento che interviene con diverse misure di semplificazione su fisco, burocrazia, opere pubbliche, piano casa.

In particolare, in materia di edilizia privata, oltre all'introduzione del silenzio-assenso anche per i permessi a costruire per i quali l'amministrazione non si pronunci entro 90-100 giorni dalla relativa domanda, il Decreto prevede un nuovo piano casa straordinario per le aree urbane degradate.

Introdotti, nel dettaglio, quattro tipi di premio o intervento: riconoscimento di una volumetria aggiuntiva; delocalizzazione delle volumetrie in aree diverse da quella degradata dove si interviene; cambiamenti di destinazione d'uso per le “destinazioni tra loro compatibili e complementari”; modifiche della sagoma necessarie per l'armonizzazione architettonica con gli organismi edilizi esistenti. I detti premi, che riguardano non solo le abitazioni ma anche gli edifici non residenziali come negozi, magazzini, edifici industriali, potranno essere applicati decorso il termine di 120 giorni dall'entrata in vigore del decreto e fino all'approvazione di leggi regionali ad hoc.

Le disposizioni del Decreto sviluppo intervengono, altresì, in materia di appalti pubblici semplificando le gare per le piccole e medie imprese. Il testo, oltre a consentire l'affidamento senza gara per le opere con valore fino ad un milione di euro, prevede l'esclusione automatica delle offerte che contemplino dei maxiribassi. Ridefinito, altresì, l'elenco di tutte le violazioni in presenza delle quali l'accesso al mercato è bloccato.
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