Manovra finanziaria Governo al lavoro su decreto fiscale collegato

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Manovra finanziaria Governo al lavoro su decreto fiscale collegato

L'Esecutivo sta lavorando alla preparazione di un Decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio, tale da poter assicurare a quest'ultima una dotazione finanziaria aggiuntiva di 5,1 miliardi di euro. I lavori fervono a Palazzo Chigi, dove è attesa una loro conclusione entro la fine della prossima settimana. L’obiettivo è quello di varare il Decreto legge fiscale entro venerdì prossimo, così da poterlo pubblicare sulla “Gazzetta Ufficiale” di sabato 14 ottobre e renderlo subito operativo. Tra domenica e lunedì, invece, dovrebbe arrivare l'approvazione finale del Disegno di legge di bilancio.

Riapertura rottamazione bis

La gran parte delle entrate aggiuntive in dote alla nuova Manovra finanziaria è attesa da una riapertura della rottamazione delle cartelle di Equitalia. Si tratterà di una riapertura in due fasi. La prima, decisa fin da subito dal Governo, che sarà inserita immediatamente nel decreto legge e servirà per far sanare le cartelle tributarie a quanti erano rimasti esclusi dalla prima edizione della rottamazione perchè non in regola con i vecchi pagamenti oppure perchè avevano commesso errori formali; la seconda fase della rottamazione bis, invece, interesserà i ruoli notificati ai contribuenti nei primi sei mesi del 2017, anche se non si esclude che durante l'iter parlamentare del decreto tale periodo temporale potrà essere esteso a tutti i ruoli del 2017.

Interventi aggiuntivi

Tra gli interventi aggiuntivi, allo studio dell'Esecutivo per assicurare alla Legge di bilancio 2018 i mezzi finanziari necessari, rientreranno anche alcune poste una tantum pensate appositamente per arrivare a completare la dotazione finanziaria pensata.

Tra questi interventi troviamo:

- la riapertura della definizione agevolata delle liti pendenti, che sarà rimodulata allo scopo di superare alcune di quelle criticità che hanno parzialmente frenato l’adesione alla sanatoria introdotta con la manovra di primavera e che si è chiusa il 2 ottobre scorso;

- la fatturazione elettronica, con il Governo sempre più orientato a introdurre l’obbligo della e-fattura anche tra privati e anche se in più tappe. Si partirà il prossimo 1° luglio con la fatturazione elettronica tra privati obbligatoria per tutta la filiera petrolifera e dei carburanti, mentre per tutte le altre categorie la fatturazione elettronica dovrebbe scattare dal 1° gennaio 2019, garantendo all’Erario non meno di 2 miliardi di maggiori entrate ogni anno.

- la web tax, che avrà un impatto decisivo sulle imposte indirette, con l'intenzione ormai quasi certa di intercettare il gettito delle Over-the-top digitali e non solo. L'ipotesi più accreditata è quella di introdurre un’imposta fissa da calcolare tra il 6% e il 10% dei ricavi. Solo per fare un esempio dell'importanza che potrebbe avere la nuova "Iva digitale", ipotizzando un'aliquota fissata all''8%, si potrebbero raggiungere risultati triplicati delle tasse riscosse nel 2016 da Facebook e Twitter.

Infine, nel Decreto fiscale collegato dovrebbe trovar posto anche la revisione dell'eco bonus, che oltre ad essere prorogato (per tutto il 2018 in caso di interventi sulle unità immobiliari e fino al 31 dicembre 2021 per efficientamento energetico sulle parti comuni degli edifici ), dovrebbe avere una portata più ampia e interessare anche le spese su singoli edifici, oltre che la cessione dei crediti e gli interventi di efficientamento dei singoli immobili.

Anche in
  • eDotto.com – Edicola 4 ottobre 2017 - Padoan in Senato illustra i conti della Manovra 2018 – Moscioni

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