Manovra 2021. Contratto d’espansione, assegno di ricollocazione e nuova Iscro per autonomi

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Rivisitazione del contratto d’espansione, dell’assegno di ricollocazione e indennità per i professionisti iscritti alla Gestione separata Inps: sono i nuovi emendamenti presentati che potrebbero far parte della nuova legge di Bilancio 2021.

Manovra 2021: contratti d’espansione

La maggioranza, al fine di gestire le ristrutturazioni aziendali anche in vista della fine del blocco dei licenziamenti, propone un restyling al contratto di espansione - introdotto sperimentalmente nel 2019. Già il testo della legge di bilancio del prossimo anno ha annunciato la sua operatività anche nel 2021 estendendolo alle imprese con oltre 500 dipendenti; ma ora si intende, solo per gli enti con più di 1000 dipendenti, stabilire una ulteriore riduzione dei versamenti di 12 mesi a fronte di un’assunzione per ogni tre uscite.

La norma tocca i lavoratori che sono a non più di 60 mesi dalla pensione di vecchiaia, che abbiano maturato il requisito minimo contributivo, o dalla pensione anticipata. Si prevede l’erogazione di un’indennità mensile, fino al raggiungimento della prima decorrenza utile della pensione, pari al trattamento pensionistico lordo maturato al momento della cessazione del rapporto di lavoro, determinato dall’Inps.

Altra proposta presentata dall’opposizione, in merito al contratto di espansione, stabilisce l’applicazione ai lavoratori a non più di 84 mesi dalla pensione di vecchiaia, che abbiano maturato il requisito minimo contributivo, o anticipata. Però si stabilisce l’ambito operativo alle aziende con più di 150 dipendenti.

Manovra 2021: assegno di ricollocazione per disoccupati o soggetti in Cig

Altra iniziativa modificativa della Manovra 2021 è la previsione dell’erogazione di un assegno di ricollocazione obbligatorio ai lavoratori in cassa integrazione dal 1° gennaio scorso, a chi è licenziato e a chi è disoccupato da almeno 4 mesi.

L’assegno può andare da 250 a 5mila euro, che possono arrivare a 7mila in caso di integrazione con un percorso formativo; deve essere destinato ad avere un servizio di assistenza intensiva alla ricerca di un altro impiego. Sono chiamati ad attivarsi i centri per l'impiego e le agenzie per il lavoro autorizzate.

Fissati anche nuovi aiuti alle imprese che potranno fruire di uno sgravio del 50% per 18 mesi se assumono a tempo indeterminato, ridotti a 12 mesi se assumono a termine.

Manovra 2021: ammortizzatori sociali ai lavoratori con partita Iva

Esistono tre emendamenti alla legge di Bilancio 2021 che prevedono l’introduzione di ammortizzatori sociali per i professionisti in partita Iva iscritti alla gestione separata dell’Inps, che sono stati dichiarati ammissibili e inseriti tra i cosiddetti “segnalati”.

Lo rende noto il comunicato congiunto Confprofessioni, Acta, CNA Professioni, Confassociazioni e Confcommercio Professioni, del 7 dicembre 2021, anticipando che tale modello di ammortizzatore sociale (denominato “ISCRO”) ha il fine di allargare le tutele ai lavoratori autonomi professionali in partita Iva.

Secondo le Associazioni firmatarie, la sua approvazione consentirebbe “di ridurre il grave deficit di garanzie sociali che colpisce i lavoratori autonomi ogni qual volta si trovano a dover fronteggiare cali significativi degli incarichi o la perdita delle commesse e sarebbe un segnale di grande attenzione nei confronti del mondo del lavoro autonomo e professionale”.

La proposta riguarderebbe l’erogazione dell’indennità ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata Inps da almeno tre anni e che non abbiano cessato la partita Iva, i quali, nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda abbiano subito una riduzione dei ricavi pari o superiore al 50% della media dei redditi conseguiti nei tre anni precedenti, con un reddito dichiarato, nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, inferiore a 8.145 euro.