Lotta al lavoro sommerso, arriva la task force istituzionale
Pubblicato il 29 aprile 2024
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La lotta al lavoro sommerso al centro del decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 50 del 28 marzo 2024, pubblicato sul sito istituzionale il 26 aprile 2024, con cui viene costituita presso l’Ispettorato nazionale del lavoro la task force istituzionale “Lavoro sommerso”, in continuità con le attività già previste dal Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso 2023-2025.
La task force si pone l’obiettivo di realizzare un’ulteriore pianificazione strategica dell’attività di vigilanza di contrasto al lavoro sommerso, garantendo un’azione coordinata ed efficace di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare secondo le specificità dei diversi settori economici e dei contesti territoriali, contribuendo anche ad un’efficace attività di vigilanza a fini statistici.
Il provvedimento si colloca come punto di arrivo nella lotta al lavoro sommerso cominciata ed attuata negli ultimi anni: prima di vedere nel dettaglio di che si tratta, facciamo dunque il punto su quanto già disposto con i precedenti decreti ministeriali.
Comitato nazionale
Già con il decreto ministeriale del 6 aprile 2023, n. 57 era stato infatti istituito il Comitato Nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso, con lo scopo di coordinare e monitorare l’attuazione delle misure previste dal Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso nonché vigilare sul rispetto della Road map attuativa.
Nello specifico, il Comitato deve:
- assicurare il coordinamento e il monitoraggio sulle attività programmate nel Piano nazionale;
- instaurare una reciprocità in modo stabile e regolare tra i diversi soggetti coinvolti nella prevenzione e nel contrasto del lavoro sommerso;
- assicurare i collegamenti con il Tavolo nazionale sul caporalato, per quanto riguarda le misure specifiche per il settore agricolo al fine di valutare l’applicazione di buone pratiche realizzare in quel campo;
- interagire con le Task Force e i Gruppi di Lavoro, cui è richiesta l’attuazione di alcune linee di azione previste dal Piano Nazionale;
- presentare semestralmente al Ministero del lavoro una relazione sull’attuazione del Piano nazionale e sui risultati previsti in relazione agli obiettivi programmati;
- assicurare, in linea con gli obiettivi definiti nel Piano nazionale, una valutazione dell’efficacia degli interventi programmati e, in una fase successiva, stabilire un accordo tra i diversi enti interessati, al fine di garantire una attuazione efficace delle politiche di prevenzione e contrasto del lavoro sommerso;
- organizzare gli interventi per contrastare il lavoro sommerso per il triennio 2025-2028.
Il Comitato - presidiato dal Ministero del lavoro - è composto:
- dai rappresentanti dello stesso ministero, coinvolti per competenza nell'attuazione del Piano, del ministero dell'interno, del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dell'Ispettorato nazionale del lavoro, dell'Inps, dell'Inail, della Banca d'Italia, dell'Istat, dell'agenzia delle entrate, della guardia di finanza, dell'arma dei carabinieri e della Conferenza delle Regioni, con il supporto tecnico dell'Inapp;
- da esperti nominati dal Ministro in possesso di particolare competenza ed esperienza;
- da dieci rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative a livello nazionale.
Da chi è composta la task force
Tornando al decreto ministeriale n. 50, la task force “Lavoro sommerso”, che resta in carica fino alla completa attuazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso 2023-2025, è composta da rappresentanti di:
- Ministero del lavoro;
- Ministero dell’interno;
- Ministero della salute;
- Ispettorato nazionale del lavoro;
- Inps;
- Inail;
- Agenzia delle Entrate;
- Guardia di finanza.
Il coordinamento è affidato dal capo dell’Ispettorato nazionale del lavoro, o da un suo delegato.
Compiti
La struttura, in linea con quanto già realizzato in attuazione del Piano nazionale, dovrà realizzare un’ulteriore pianificazione strategica e operativa dell’attività di vigilanza di contrasto al lavoro sommerso secondo le specificità proprie dei singoli settori coinvolti, anche in relazione alla fruizione dell’assegni di inclusione di cui al decreto legge n. 48/2023 (decreto lavoro).
Tavoli coordinativi interregionali e nazionali
La task force opererà in coordinamento con i Tavoli operativi interregionali, istituiti dall’articolo 5 del decreto con il compito di riunirsi almeno trimestralmente per verificare l’operato della task force medesima.
Ove ritenuto opportuno, peraltro, il Capo dell’Ispettorato nazionale del lavoro può costituire un tavolo di coordinamento nazionale composto dai rappresentanti delle amministrazioni interessate.
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