L'improvvisato stop al libro soci
Pubblicato il 23 gennaio 2009
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Con l'abolizione del libro soci per le società a responsabilità limitata ritorna un problema che, se non risolto, comporterà il ricorso a un “contenzioso infinito”. Infatti, già con la riforma del diritto societario sulle società a responsabilità limitata, era stato sottolineato come l'art. 2470 del codice civile prevedesse che per la iscrizione a libro soci fosse sufficiente documentare il “deposito” al registro delle imprese, mentre per la opponibilità serviva l'iscrizione. Ora, l'iter pubblicitario dei trasferimenti di partecipazioni sociali di srl al registro delle imprese è articolato in tre momenti: deposito dell'atto a cura dei soggetti abilitati; protocollazione dell'atto; iscrizione nel registro delle imprese. In realtà, appare incongruo che il legislatore, nell'abolire il libro dei soci - che aveva la funzione di rendere noto ed opponibile alla società il trasferimento di partecipazione solo dopo l'iscrizione a cura degli amministratori nel libro medesimo – sia ora intervenuto nel senso che il trasferimento della partecipazione sarebbe opponibile dal momento del “deposito”, momento, cioè, che ancora non è conoscibile da parte dei terzi. La norma potrebbe comportare gravi conseguenze anche in relazione alla costituzione di vincoli sulle partecipazioni, finora opponibili solo a seguito della “iscrizione” a libro soci.
- ItaliaOggi, p. 30 – L'improvvisato stop al libro soci – Friedmann
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