Legittima la verifica bancaria non autorizzata in assenza di un concreto pregiudizio

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Con la sentenza n. 16874 del 21 luglio scorso, la Corte di cassazione, ha confermato la legittimità di un accertamento Iva notificato ad un professionista dopo una verifica non autorizzata sui suoi conti correnti bancari della quale erano emerse profonde incongruenze tra gli accrediti ivi presenti e la contabilità ufficiale del contribuente. Mentre l'uomo, verificata la mancanza dell'autorizzazione, aveva impugnato le rettifica asserendo che l'Ufficio aveva compromesso la sua privacy e il proprio diritto di difesa, la Corte ha spiegato che l'avviso di accertamento sarebbe stato illegittimo solo se, in conseguenza della mancata autorizzazione, si fosse prodotto un concreto pregiudizio per il contribuente. Pregiudizio, questo, mai provato nel caso di specie.

Eleonora Pergolari
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  • Il Sole 24 Ore, p. 6 – La Cassazione approva l'accesso facile in banca - Iorio

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