Legge Bilancio 2026: ultime novità dal Governo
Pubblicato il 27 novembre 2025
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L’incontro a Palazzo Chigi, il 26 novembre 2025, tra le forze di maggioranza ha portato a un’intesa su diversi punti chiave della Manovra 2026 (Ddl Bilancio).
L’accordo riguarda in particolare la disciplina degli affitti brevi, l’innalzamento della soglia di esenzione della prima casa ai fini ISEE, la tassazione dei dividendi e la possibilità per le imprese di compensare anche i contributi previdenziali.
Nel frattempo, il percorso parlamentare della Legge di Bilancio 2026 procede con ritmi intensi: la Conferenza dei capigruppo ha fissato il passaggio alla Camera per il 19 dicembre, mentre in Senato i lavori appaiono ancora complessi.
Emendamenti
Fra gli emendamenti che hanno ottenuto il via libera, sono passate quattro proposte sui condoni edilizi, mentre resta fuori la revisione del Piano Casa.
Superano il vaglio anche l’ipotesi di ridurre il canone Rai da 90 a 70 euro e la tassazione dell’oro da investimento, che prevede aliquote del 12,5% e del 26% in caso di vendita. Resta ora da capire come verranno trattate le proposte accantonate.
Affitti brevi: verso una revisione della cedolare
Durante il vertice del 26 novembre 2025, la maggioranza ha discusso in particolare la riforma della cedolare secca sugli affitti brevi.
La linea che emerge è quella di eliminare il limite che consente l’applicazione dell’aliquota al 21% solo in assenza di intermediari.
Secondo quanto riferito da fonti del Governo, c’è piena convergenza sulla volontà di evitare l’aumento al 26% per chi affitta un immobile, mentre per le seconde case rimarrebbe l’attuale disciplina. Si valuta inoltre di fissare a partire dal terzo appartamento la soglia oltre la quale l’attività configurerebbe impresa. Resta al Ministero dell’Economia la verifica delle coperture necessarie.
Tassazione dei dividendi: attese modifiche all’articolo 18
Sul fronte dei dividendi, l’articolo 18 del Ddl Bilancio 2026 prevede l’imponibilità totale per quelli derivanti da partecipazioni inferiori al 10% tra società, mantenendo invariato il regime fiscale delle persone fisiche.
Le audizioni parlamentari hanno sollevato osservazioni e suggerito aggiustamenti, e diversi emendamenti mirano a introdurre soglie alternative o correttivi per evitare distorsioni.
Le prossime tappe
Il Senato è atteso ora alla prova dei voti in Commissione e successivamente in Aula, prima del passaggio definitivo alla Camera. Saranno due settimane cruciali per definire il testo finale della Manovra e chiarire gli effetti concreti degli accordi raggiunti nel vertice di maggioranza.
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