Lavori portuali senza imposta

Pubblicato il



Con la risoluzione n. 118 del 1° aprile, l’agenzia delle Entrate spiega che sono senza Iva i lavori di manutenzione dei porti commerciali se riconducibili a un “contratto di risultato” e se riferiti a subappalti o prestazioni rese nell’ambito di attività consortile. Viceversa, scontano l’imposta sul valore aggiunto sia i noli “a caldo” sia quelli “a freddo” resi all’appaltatore principale dei lavori portuali, essendo questi considerati come dei servizi non riconducibili a quelli in cui è presente l’autonomia organizzativa da parte del prestatore. Le Entrate, nel rispondere all’interpello avanzato da una società vincitrice di una gara pubblica per realizzare lavori di messa in sicurezza e consolidamento di un molo sopraflutto, modificano quanto in precedenza affermato nella risoluzione n. 355/E del 14 novembre 2002, che aveva negato la non imponibilità Iva ai lavori portuali rigirati a un consorzio. Per l’Agenzia, dunque, la non imponibilità Iva, ai sensi dell’articolo 9, comma 1, n. 6 del Dpr 633/72, può esserci solo quando le prestazioni sono rese dai soggetti che realizzano il complesso intervento di manutenzione portuale. Per i noli, invece, non è prevista la non imponibilità, in quanto il prestatore svolge l’opera in qualità di “mero esecutore” materiale.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 40 – Subappalti, prestazioni fuori Iva - Ricca

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito