La sola dichiarazione del lavoratore non basta per accertare le giornate di lavoro in nero
Pubblicato il 28 marzo 2012
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Gli ispettori della DTL alla fine del mese di marzo 2010 effettuano un accesso ispettivo presso l’Impresa meccanica Alfa e trovano Tizio e Caio intenti a riparare un’autovettura. Ciascuno dei due lavoratori dichiara agli ispettori di lavorare per la predetta Impresa rispettivamente da 20 e 25 giorni. Tali dichiarazioni vengono tuttavia acquisite senza che il contenuto dell'una venga "incrociato" con quello dell'altra.
L’Impresa Alfa aveva comunicato i rapporti di lavoro dei dipendenti Tizio e Caio al Centro per l’impiego, ma la data di decorrenza di tali rapporti era stata fatta coincidere con il giorno antecedente all’accesso ispettivo. Di conseguenza gli ispettori del lavoro, sulla base delle sole dichiarazioni rese da Tizio e Caio, contestano all’impresa Alfa di aver occupato in nero i predetti lavoratori per il periodo di rispettivo lavoro precedente alla comunicazione UNILAV e irrogano maxisanzione per lavoro nero maggiorata delle giornate di “effettiva” occupazione di Tizio e Caio.
Tale verbale non è corretto perché è stato adottato senza tenere nella dovuta considerazione le disposizioni normative e le stesse indicazioni del Ministero del Lavoro, fondato cioè su dichiarazioni prive di ogni minimo riscontro.
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