La conflittualità dei genitori non porta ad escludere l’affidamento condiviso

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La Prima sezione civile della Cassazione, con la sentenza n. 21391 del 3 dicembre 2012, ha rigettato il ricorso con cui una donna aveva impugnato il decreto della Corte di appello dell’Aquila di conferma del regime di affido condiviso dei figli nell’ambito del procedimento per separazione personale dal marito con cui la stessa, peraltro, era in grave conflitto.

Nella specie, la Suprema corte ha ritenuto congrua ed adeguata la motivazione fornita dai giudici di merito i quali, a fronte di un regime legale che impone l’affido condiviso se non in caso di contrasto dello stesso con l’interesse preminente del minore, avevano rilevato che non emergessero, nella specie, ragioni contrarie tali da giustificare l’affido dei minori alla sola madre.

Inoltre, l’affermata conflittualità esistente fra i due coniugi – continua la Corte di legittimità – non poteva, di per sé, né astrattamente, né con riferimento allo specifico caso in esame, “giustificare la deroga dal regime di affido condiviso in quanto lo stesso è stato ritenuto maggiormente idoneo a riequilibrare la condivisione del ruolo genitoriale in favore dell’interesse dei figli”.
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