La condanna per lo straniero che non si allontana dall'Italia non osta all'emersione dal lavoro irregolare
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 28 aprile 2010
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Con due ordinanze del 21 aprile, la 300 e la 301, il Tar per la Toscana ha accolto, ai fini del riesame, la domanda incidentale di sospensione avanzata da due stranieri nei confronti del provvedimento con il quale la Prefettura di Pistoia aveva rigettato le dichiarazioni di emersione da lavoro irregolare presentate in loro favore dai rispettivi datori.
Secondo i giudici amministrativi toscani, in particolare, la condanna per il delitto di cui all'articolo 14 del decreto legislativo n. 286/98, che punisce lo straniero che senza giustificato motivo permane illegalmente nel territorio dello Stato in violazione dell'ordine impartito dal Questore di allontanarsi dal territorio nazionale entro cinque giorni, non è riconducibile al novero delle condanne ostative all’emersione dal lavoro irregolare e non impedisce, quindi, il rilascio del permesso di soggiorno.
Secondo i giudici amministrativi toscani, in particolare, la condanna per il delitto di cui all'articolo 14 del decreto legislativo n. 286/98, che punisce lo straniero che senza giustificato motivo permane illegalmente nel territorio dello Stato in violazione dell'ordine impartito dal Questore di allontanarsi dal territorio nazionale entro cinque giorni, non è riconducibile al novero delle condanne ostative all’emersione dal lavoro irregolare e non impedisce, quindi, il rilascio del permesso di soggiorno.
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