La coerenza contabile non si ferma alla “nota”
Pubblicato il 05 febbraio 2008
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Due rilevanti risposte in occasione di Telefisco 2008 concernono bilanci e principi internazionali alla luce delle correzioni Ires. La prima riguarda tutte le imprese: una norma della Manovra 2008 vuole evitare che taluni componenti negativi (soprattutto ammortamenti) vengano imputati nel conto economico per ottenere la deducibilità fiscale. E’, tuttavia, previsto che il Fisco possa disconoscere tali imputazioni ove non coerenti con i comportamenti contabili adottati negli esercizi precedenti. A sua volta, la seconda risposta tocca solo le imprese che redigono il bilancio con gli Ias/Ifrs: tra gli strumenti di negoziazione non sono fiscalmente inclusi quelli valutati in base alla fair value option (Fvo). Ciò consente di iscrivere gli strumenti finanziari, all’atto della designazione iniziale, al fair value come imputazione dei risultati della valutazione a conto economico, producendo gli eguali effetti generati dalle attività e passività detenute con finalità di negoziazione. Gli strumenti dovrebbero essere fiscalmente inclusi nella relativa categoria, cioé tra gli strumenti di negoziazione, viste la finalità e la sostanza economica degli interessi. Ma l’Agenzia delle entrate precisa che tra le “attività non immobilizzate” rientrano fiscalmente i soli strumenti finanziari detenuti per negoziazione, in virtù di un’espressa previsione di legge.
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