La Cassazione si pronuncia su premio di produzione e uso aziendale

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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25730 del 15 novembre 2013, respinge il ricorso presentato da alcuni dipendenti che lamentavano la mancata corresponsione del premio di produzione, previsto dal contratto collettivo di lavoro, ma non ricevuto in base ad un contratto integrativo aziendale il quale stabiliva che ai lavoratori assunti da una certa data il premio non fosse erogato.

Nella loro decisione, i giudici della Corte - nel confermare le motivazioni di quelli di merito che evidenziavano come al momento dell'assunzione l'accordo integrativo fosse già stato stipulato e regolarmente in vigore – specificano come il premio di produzione sia un elemento aggiuntivo della retribuzione e che non può pertanto rientrare nell'uso aziendale.

L'uso aziendale presuppone l'esistenza di un trattamento di maggior favore per i lavoratori rispetto a quanto previsto dai contratti collettivi e individuali di lavoro. La Corte condivide orientamenti precedenti che evidenziano come, agendo l’uso aziendale (qualora fosse riscontrabile nel caso che qui ne occupa) sul piano dei singoli rapporti individuali allo stesso modo e con la stessa efficacia di un contratto collettivo aziendale, deve riconoscersi la conseguente legittimazione delle fonti collettive (nazionali e aziendali) di disporre una modifica in peius del trattamento in tal modo attribuito.
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