La Cassazione “scivola” sull’abuso di diritto

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La Corte di Cassazione, sez. tributaria, con sentenza n. 8772 del 4 aprile 2008, ha affermato ritiene che il concetto di “abuso di diritto” trova applicazione sia in materia di imposizione diretta sia in materia di Iva. Detto orientamento non si allinea a quello comunitario, e in particolare alla recente sentenza della Corte di Giustizia n. C425/06 del 21 febbraio 2008, che sostiene l’applicabilità dell’“abuso di diritto” solo in materia di Iva.

La Suprema Corte a fondamento della sua decisione, sostiene che le questioni sollevate avanti alle Sezioni unite con ordinanze n. 12301 e n. 12302 del 24 maggio 2006 – su cui non si sono ancora pronunciate - debbono ritenersi irrilevanti.

Ad ogni buon conto si spera che le sezioni unite della Corte tengano in considerazione la sentenza della Corte di Giustizia n. C321/05 del 5 luglio 2007 che ha definito esaustivamente l'impossibilità di utilizzare il concetto di “abuso di diritto” nell'imposizione diretta precisando che “la disciplina comunitaria osta alla tassazione di operazioni in materia di imposizione diretta nella misura in cui le norme di diritto interno relative all’elusione fiscale e all’abuso del diritto no erano applicabili per effetto del richiamo di cui all’art. 11 della direttiva 90/343/CEE”.
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