La capogruppo è sotto scacco

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Il tema della settimana affrontato quest’oggi è incentrato nella prima parte sullo specifico argomento della scelta della tassazione su base consolidata da parte di gruppi societari, in particolare sul doppio binario per le verifiche del Fisco e sulle responsabilità individuali e solidali delle società partecipanti, nella seconda parte sulle modifiche all’Ires con 2008, con particolare attenzione all’istituto della partecipation exemption  (Pex).

In merito al consolidato fiscale viene ricordato che, sebbene la legge tributaria sia puntuale nel disciplinare l’istituto della tassazione di gruppo, resta un ampio margine per l’autonomia privata. Verificandosi, con il consolidato, il trasferimento di imponibili e perdite oltre che di crediti fiscali l’attenzione deve essere posta sui vantaggi e sugli svantaggi in termini di carico impositivo attuale e prospettico. Una delle incognite ancora da sciogliere è rappresentata, come spiega l’articolo, dall’assoggettabilità a imposta di registro degli accordi di consolidamento che prevedano la corresponsione di somme compensative. 

Il focus sulla Pex affronta, invece, la convenienza dell’istituto, caposaldo della riforma Ires del 2004, dopo le modifiche apportate dal disegno di legge della Finanziaria 2008. Nello specifico, si spiega che 2008, conseguentemente a quanto risultato alla Commissione Biasco, elimina il disequilibrio del sistema attuale (il dividendo incassato subisce il prelievo del 5%, mentre la plusvalenza sulla cessione della partecipazione è gravata con un imponibile del 16%) intervenendo sulla quota imponibile della cessione. Con l’articolo è offerto un interessante prospetto riepilogativo dei cambiamenti circa la tassazione e i requisiti.

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