Iva sull’hotel diventato casa

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Una società ha acquistato, nel 2004, un fabbricato strumentale adibito ad albergo e lo ha concesso in affitto con un secondo fabbricato strumentale accatastato nella categoria D8 (destinato ad attività commerciale). L’anno dopo l’acquisto, la società ha fatto ristrutturare il fabbricato con lavori appaltati a terzi, ma poi, per ragioni economiche, ha ceduto l’immobile a privato, dopo averlo frazionato in otto unità abitative di categoria catastale A2. Con il frazionamento e il riaccatastamento, l’immobile ha perso la natura strumentale, pertanto la società chiede se le cessioni di unità immobiliari di categoria A2 siano da assoggettare ad Imposta sul valore aggiunto o vadano considerate operazioni esenti, con rettifica della detrazione Iva effettuata al momento della ristrutturazione. Il parere dell’Agenzia nella risoluzione 58 del 21 febbraio 2008 è che la vendita di un’abitazione ricavata con la ristrutturazione di un albergo è soggetta a Iva e non comporta la rettifica della detrazione se effettuata entro 4 anni dall’inizio dell’intervento di ristrutturazione.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 39 – Sull’Iva vale il classamento - Poggiani

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