Ispezioni sul lavoro, novità per il 2023

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Ispezioni sul lavoro, novità per il 2023

Significative le novità in tema di ispezioni sul lavoro, illustrate dall’INL nel Documento di programmazione della vigilanza per il 2023: vediamone alcune.

Richieste di intervento dei lavoratori

Sempre maggiore importanza è data alla tempestività delle risposte alle istanze provenienti dai lavoratori e dai soggetti che li rappresentano; a tale scopo l’Ispettorato rafforza lo “sportello all’utenza” prevedendo anche la modalità “online” e incentiva l’utilizzo dei seguenti istituti normativi:

  • ricorso in via prioritaria alla conciliazione monocratica preventiva anche attraverso strumenti di comunicazione da remoto;

  • definizione delle richieste di intervento che, per la completezza degli elementi forniti dai lavoratori o dalle organizzazioni sindacali, non richiedono l’accesso in azienda;

  • diffida accertativa per crediti patrimoniali, quale strumento atto ad una rapida ed efficace tutela dei diritti dei lavoratori.

E’ stato rinnovato inoltre il servizio di ricezione delle richieste di intervento, disponibile ora in diverse lingue, e sono stati istituiti sportelli multilingua per la ricezione delle denunce di irregolarità e sfruttamento lavorativo di cittadini stranieri.
Per i lavoratori migranti e rifugiati ucraini, in particolare, l’azione ispettiva dell’INL proseguirà con l’attivazione di apposite task force multi-agenzia e con lo sviluppo di procedure operative comuni che garantiscano migliore operatività ed efficacia al meccanismo di tutela e messa in protezione delle vittime di sfruttamento lavorativo.

Percorsi formativi scuola-lavoro e pari opportunità

L’attività di vigilanza sui percorsi di formazione/orientamento nell’ambito dei tirocini viene rafforzata dando prioritaria importanza ai profili di salute e sicurezza nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.
Inoltre, azioni incisive saranno svolte dall’INL per la rilevazione ed il contrasto delle violazioni alla normativa in materia di parità, pari opportunità e delle varie manifestazioni discriminatorie nei luoghi di lavoro con particolare riferimento alla certificazione della parità di genere che, dal 1° gennaio 2022, attesta le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro in materia.

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Particolare attenzione sarà posta all’attività di prevenzione nonché ai processi di valutazione dei rischi, degli infortuni e delle malattie professionali, così come all’adeguatezza dei percorsi formativi dei lavoratori in tal senso.
I settori prioritari, in ragione del loro alto rischio infortunistico, saranno l’edilizia, l’agricoltura, la logistica e i trasporti.

Lavoro sommerso

La lotta al lavoro sommerso nel corso del 2023 sarà l’obiettivo prioritario della programmazione, soprattutto in ambiti in cui si riscontra mediamente una maggiore presenza di lavoratori “in nero” (turismo, ristorazione, attività stagionali) o “in grigio”, categoria nella quale vanno ascritti tutti quei rapporti di lavoro che, formalmente regolari, presentano tuttavia nel concreto svolgimento elementi di elusione della normativa legale e contrattuale.

Inoltre, per contrastare il possibile deterioramento delle condizioni occupazionali e lo sviluppo di forme di concorrenza sleale tra le imprese, l’INL orienterà la propria attività verso la tutela dei lavoratori impiegati in forme di esternalizzazioni produttive fittizie, illecite e fraudolente, con particolare attenzione alle “false” realtà aziendali che agiscono in violazione dei diritti dei lavoratori e delle regole della leale concorrenza.

Caporalato

L’INL proseguirà la propria azione di controllo e di presidio del territorio a contrasto del caporalato tramite verifiche ispettive straordinarie in contesti a maggior rischio che richiedono l’intervento di una cospicua forza ispettiva: in tale ottica si inserisce quindi il progetto “A.L.T. Caporalato D.U.E.- Azioni per la Legalità e la Tutela del lavoro – Dignità, Uguaglianza ed Equità”, volto ad assicurare continuità al rafforzamento delle iniziative di contrasto al caporalato anche nel biennio 2023-2024.

Vigilanza previdenziale e assicurativa

L’attività di vigilanza in materia previdenziale per l’anno 2023 sarà volta all’incremento delle azioni di contrasto all’evasione e all’elusione contributiva attraverso un modello organizzativo che integri l’attività di verifica amministrativa con l’attività di vigilanza ispettiva nei seguenti settori:

  • manifatturiero, della logistica e del trasporto aereo;
  • GIG economy, aziende di delivery e lavoro etero-organizzato in genere (anche tramite piattaforme digitali);
  • grandi aziende e cooperative di produzione e servizi;
  • pubbliche amministrazioni;
  • agricoltura;
  • edilizia;
  • servizi alle imprese;
  • spettacolo;
  • editoria e giornalismo.

Per il contrasto all’elusione e all’evasione dei premi assicurativi, l’attività ispettiva sarà invece orientata in modo specifico nei seguenti settori:

  • servizi pubblicitari;
  • fabbricazione e manutenzione di apparecchi di sollevamento e di macchine e macchinari;
  • costruzione di navi e imbarcazioni;
  • movimento merci relativo a trasporti marittimi e fluviali;
  • attività connesse alle sale da gioco;
  • commercio al dettaglio di carburante per autotrazione;
  • ditte con dichiarazioni retributive sperequate.
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