ISCRO: in chiaro i criteri per i percorsi di aggiornamento professionale
Pubblicato il 21 aprile 2022
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A più di 1 anno dall'entrata in vigore dell'Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, ISCRO (1° gennaio 2021), e abbondantemente oltre il termine fissato dal legislatore per la sua adozione (entro i 60 giorni successivi all'entrata in vigore), è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale che stabilisce i criteri e le modalità di definizione e di finanziamento dei percorsi di aggiornamento professionale per i beneficiari dell'indennità.
Si tratta del decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze 24 marzo 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2022.
L'adozione del decreto, come espressamente previsto dal legislatore, è stata preceduta dall'intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, acquisita nella seduta del 16 marzo 2022.
ISCRO per gli iscritti alla Gestione separata
La legge di Bilancio 2021 (art. 1, commi da 386 a 401, della legge 30 dicembre 2020, n. 178) prevede una misura di sostegno al reddito per i lavoratori iscritti alla Gestione separata INPS (articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335), che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e professioni (comma 1 dell'articolo 53 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917).
Rientrano tra i beneficiari dell'indennità ISCRO anche i partecipanti agli studi associati o società semplici (INPS, circolare n. 94 del 30 giugno 2021).
La prestazione è sperimentale in quanto è istituita solo per il triennio 2021-2023, in attesa della emanazione della riforma degli ammortizzatori sociali, successivamente adottata con la legge di Bilancio 2022.
ISCRO: condizionalità
I beneficiari dell'indennità ISCRO, oltre a possedere (e mantenere per tutta la durata della prestazione) specifici requisiti (art. 1, comma 388, della legge 30 dicembre 2020, n. 178), sono tenuti a partecipare a percorsi di aggiornamento professionale.
Spetta all'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL) il monitoraggio del rispetto di tale condizione.
Fin qui le norme generali stabilite dalla legge di Bilancio 2021. Vediamo ora i contenuti del decreto 24 marzo 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
ISCRO: finalità dei percorsi di aggiornamento professionale
Il decreto in parola prevede che i percorsi di aggiornamento professionale per i beneficiari dell'ISCRO debbano essere finalizzati:
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al mantenimento e all'aggiornamento delle conoscenze, abilità e competenze possedute per l'adeguamento ai mutamenti della domanda del settore di mercato di riferimento;
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all'acquisizione di un livello di conoscenze, abilità e competenze incrementali rispetto a quelle inizialmente possedute, spendibili nel contesto lavorativo di riferimento e in coerenza con il fabbisogno formativo del lavoratore.
ISCRO: definizione delle iniziative formative
Sulla base delle predette finalità, le Regioni e le Province autonome definiscono i percorsi di aggiornamento professionale nell'ambito della propria offerta formativa.
La definizione dei percorsi di aggiornamento professionale può essere effettuata anche mediante accordi con le associazioni professionali.
Alle Regioni e alle Province autonome spetta il compito di individuare i requisiti di validità dei percorsi per l'assolvimento dell'impegno formativo e di spendibilità degli apprendimenti acquisiti nel rispetto della normativa vigente in tema di Sistema nazionale di certificazione delle competenze .
Le modalità adottate sono comunicate all'ANPAL.
ISCRO: domanda e dichiarazione di immediata disponibilità
In un'ottica di semplificazione, il decreto 24 marzo 2022 prevede che la domanda di ISCRO, presentata all'INPS, equivale a dichiarazione di immediata disponibilità.
La stessa viene trasmessa all'ANPAL ai fini dell'inserimento nel sistema informativo unitario delle politiche del lavoro.
ISCRO: termini e modalità per la presa in carico dei beneficiari
Le Regioni e le Province autonome danno notizia dei percorsi di aggiornamento professionale effettivamente disponibili sui propri portali istituzionali, suddividendo le iniziative di formazione per settore economico professionale e mettendo a disposizione un'area dedicata per consultare il catalogo e iscriversi a quelle di interesse.
I beneficiari dell'ISCRO, entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda di ISCRO, sono tenuti a contattare i centri per l'impiego, secondo le modalità definite dalle regioni e province autonome.
In mancanza, gli stessi sono convocati dal centro per l'impiego entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda di ISCRO per la stipula del patto di servizio personalizzato (decreto legislativo n. 150 del 2015).
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