Internazionalizzazione PMI, in GU il decreto MiSE per i contributi alle CCIE
Pubblicato il 10 marzo 2022
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Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 57 del 9 marzo 2022, il decreto 30 novembre 2021 del Ministero dello Sviluppo Economico recante requisiti, criteri e modalità per la concessione dei contributi alle Camere di commercio italiane all'estero per l'esecuzione di progetti per l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese.
Il nuovo provvedimento, che sostituisce integralmente il decreto ministeriale del 24 aprile 2014, nello specifico:
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definisce i contributi finalizzati a sostenere lo svolgimento di specifiche attività promozionali, di rilievo nazionale, per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese realizzate dalle CCIE;
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disciplina, altresì, i rapporti tra il Ministero e l’associazione delle Camere di commercio italiane all’estero nell’attività di sostegno all’internazionalizzazione delle PMI e la promozione del Made in Italy attraverso la rete delle CCIE.
Programma promozionale, iniziative ammissibili e spese riconoscibili
Ciascuna Camera di commercio all’estero, per ottenere i contributi ministeriali deve definire il Programma promozionale di attività articolato in progetti promozionali per l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese.
Sono ammesse al beneficio le seguenti iniziative:
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organizzazione di eventi promozionali a beneficio delle imprese italiane nello Stato o nell'area geografica di operativita' della CCIE;
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missioni commerciali settoriali;
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pubblicazioni, azioni pubblicitarie e di relazioni pubbliche intese a diffondere la conoscenza dei prodotti e/o dei marchi Made in Italy e la promozione delle principali manifestazioni fieristiche italiane nel Paese o area geografica di operatività della CCIE;
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progetti specifici di assistenza e consulenza alle imprese italiane: per l'inserimento nel mercato di riferimento della CCIE; per la messa in rete delle imprese (ricerche di mercato, ricerca partners, consulenze specialistiche).
Le spese sostenute affinchè possano essere considerate ammissibili alle agevolazioni devono essere:
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imputabili all'intervento/iniziativa ammesso a contributo, in quanto sostenute esclusivamente per esso;
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riconducibili ad una delle categorie di spesa indicate come ammissibile;
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pertinenti, ovverosia che sussista una relazione specifica tra la spesa e l'attività oggetto del progetto;
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connesse alle attività promozionali realizzate e attestate da documenti giustificativi e legittime.
Contributi alle Camere di commercio all’estero per le PMI
L'agevolazione, concessa nella forma di contributo in conto esercizio a fondo perduto, non potrà in ogni caso superare il 50% delle spese sostenute ritenute ammissibili.
Nell'ipotesi in cui caso le risorse finanziarie complessive non siano sufficienti a coprire tutti i contributi, si procederà alla determinazione degli stessi attraverso il riparto proporzionale delle risorse disponibili.
Le risorse per la concessione dei suddetti contributi sono individuate annualmente attraverso il riparto dei fondi iscritti al capitolo 2515 dello stato di previsione del MiSE.
Presentazione programma promozionale da parte delle CCIE
Ciascuna CCIE, al fine di potere accedere al contributo, deve presentare, entro e non oltre il 31 gennaio di ogni anno, il Programma promozionale delle attività che intende svolgere.
La presentazione del Programma comporta l'impegno alla sua effettiva esecuzione.
Entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello in cui è stato realizzato il Programma promozionale le CCIE devono trasmettere al MiSE una relazione illustrativa dell’attività svolta e degli obiettivi conseguiti con riferimento ai singoli progetti.
Entro il 31 marzo di ogni anno si deve, inoltre, inviare copia della documentazione ad Assocamerestero che ne cura la preistruttoria.
Il rendiconto delle attività svolte e dei costi sostenuti dovrà essere sottoscritto dal rappresentante legale della Camera con firma digitale.
Il Ministero si riserva di effettuare controlli documentali e visite ispettive per accertare la veridicità delle dichiarazioni, la regolarità della documentazione presentata, nonchè l'attuazione delle iniziative sovvenzionate.
Se dai controlli successivi all'erogazione del contributo si accerti la non idoneità della Camera a ricevere il contributo o la insufficienza di quanto rendicontato rispetto alle somme erogate, tali somme verranno recuperate per intero o parzialmente.
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