Intercettazioni, nuovo passaggio in CDM in attesa del via libera definitivo
Pubblicato il 19 dicembre 2017
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Nella seduta del 18 dicembre 2017, il Consiglio dei ministri ha approvato, in secondo esame preliminare, lo schema di un decreto legislativo in materia di intercettazione di conversazioni o comunicazioni, in attuazione della delega contenuta nella Legge n. 103/2017.
L’intervento si sostanzia in una revisione della disciplina delle intercettazioni, tesa, nelle intenzioni governative, ad assicurare un maggiore equilibrio nella salvaguardia degli interessi di rilievo costituzionale coinvolti.
Nel testo, sono quindi contemplate delle disposizioni che incidono sull’aspetto dell’utilizzazione, a fini cautelari, dei risultati delle intercettazioni, nonché di disciplina del procedimento di selezione delle comunicazioni intercettate, secondo una precisa scansione temporale.
Il fine – si legge nel comunicato di fine seduta del CDM – è di escludere, in tempi ragionevolmente certi e prossimi alla conclusione delle indagini, “ogni riferimento a persone solo occasionalmente coinvolte dall’attività di ascolto e di espungere il materiale documentale, ivi compreso quello registrato, non rilevante a fini di giustizia”.
Ultimi ritocchi
Rispetto al testo precedentemente elaborato e alla luce dei pareri espressi dalle competenti Commissioni Giustizia di Camera e Senato, sono state introdotte alcune modifiche che si sostanziano:
- in una maggiore tutela della riservatezza delle comunicazioni del difensore con il proprio assistito;
- in un innalzamento, da cinque a dieci giorni, del termine attributo alle difese per l’esame del materiale intercettato, una volta che questo sia stato depositato, con possibile prorogabilità del medesimo in ragione della quantità del materiale investigativo raccolto e della sua complessità;
- l’anticipazione del rilascio di copia dei verbali di trascrizione sommaria.
Tra le altre misure contenute nello schema di decreto si segnala:
- l’introduzione, nel Codice penale, del delitto di “diffusione di riprese e registrazioni di comunicazioni fraudolente”;
- l’introduzione del divieto di trascrizione, anche sommaria, delle comunicazioni o conversazioni ritenute irrilevanti per le indagini, sia per l’oggetto che per i soggetti coinvolti, nonché di quelle che riguardano dati personali sensibili;
- una nuova disciplina del deposito degli atti di intercettazione e la selezione del materiale raccolto, con l’introduzione di una procedura organizzata in due fasi;
- una novellata disciplina delle intercettazioni di comunicazioni o conversazioni mediante immissione di captatori informatici in dispositivi elettronici portatili;
- una semplificazione delle condizioni per l’impiego delle intercettazioni nei procedimenti per i più gravi reati dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione.
Si attende ora l’approvazione definitiva del testo, che, da quanto si apprende, potrebbe aversi anche nella prossima seduta del Governo.
- eDotto.com – Punto & Lex 3 novembre 2017 - Intercettazioni. Dal Governo, via libera al decreto legislativo - Mattioli
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