Imu, scadenza del saldo 2024. Prospetto aliquote 2025
Pubblicato il 10 dicembre 2024
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A breve è in scadenza la seconda rata o saldo dell'IMU per l'anno 2024: il termine è il 16 dicembre 2024, come stabilito dalla legge n. 160/2019. La prima rata è stata versata il 17 giugno 2024.
L'IMU, o imposta municipale unica, riguarda il possesso di:
- immobili diversi dall’abitazione principale (salvo che si tratti di un’unità abitativa classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9);
- aree fabbricabili,
- terreni agricoli.
Chi deve corrispondere l’IMU? I soggetti sono i seguenti:
- proprietario dell’immobile;
- titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sull’immobile;
- genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice;
- concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
- locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.
Per calcolare l'IMU:
- si prende la rendita catastale dell'immobile,
- si incrementa del 5%,
- si moltiplica per un coefficiente dipendente dalla categoria catastale.
L'aliquota imposta da ogni Comune viene poi applicata a questa base imponibile.
Il versamento dell'IMU può essere effettuato utilizzando il modulo F24 attraverso banche, uffici postali o sistemi bancari online. È possibile anche pagare mediante bollettino postale o tramite il sistema PagoPA.
NOTA BENE: Oltre al saldo, andrà versato anche l’eventuale conguaglio dovuto in caso di variazione delle aliquote da parte del Comune di appartenenza.
Immobili esenti
Su alcuni immobili non è dovuta l’imposta. Essi sono:
- immobili posseduti dallo Stato, dai comuni, dalle regioni, dalle province, dalle comunità montane, dai consorzi fra detti enti, dagli enti del Servizio sanitario nazionale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali;
- fabbricati classificati o classificabili nelle categorie catastali da E/1 a E/9;
- fabbricati con destinazione ad usi culturali di cui all'art. 5-bis DPR 601/73;
- fabbricati destinati esclusivamente all'esercizio del culto e le loro pertinenze;
- fabbricati di proprietà della Santa Sede;
- fabbricati appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali per i quali è prevista l'esenzione dall'imposta locale sul reddito dei fabbricati in base ad accordi internazionali resi esecutivi in Italia;
- immobili posseduti e utilizzati dagli enti pubblici e privati diversi dalle società e dai trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciale, residenti nel territorio dello Stato e destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali;
- gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all'autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui all'art. 614, comma 2, c.p. e all'art. 633 c.p. o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale.
Per quanto riguarda i terreni agricoli, è disposta l'esenzione per:
- terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, comprese le società agricole, indipendentemente dalla loro ubicazione;
- terreni agricoli ubicati nei comuni delle isole minori di cui all'allegato A annesso alla L. 448/2001;
- terreni agricoli ad immutabile destinazione agrosilvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e non usucapibile;
- terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina delimitate sulla base dei criteri individuati dalla Circolare del Ministero delle finanze n. 9/1993.
Imu, prospetto aliquote dal 2025
I municipi hanno la facoltà di modificare le aliquote in base alla legislazione applicabile. In questo contesto, a partire dal 2025 verrà reso permanente il prospetto delle aliquote che fino al 2024 è stato in fase di prova.
A tale proposito, il comunicato Mef del 28 novembre 2024 afferma che, a partire dall'anno fiscale 2025, è necessario aderire al Prospetto delle aliquote IMU.
Se non si effettua la compilazione e l'invio di questo documento tramite il sistema informatico previsto, si ricorrerà automaticamente alle aliquote di base delineate nei commi da 748 a 755 dell'articolo 1 della legge n. 160 del 2019.
Inoltre, anche nel caso in cui un Comune stabilisca un’aliquota IMU superiore al tasso massimo dell'1,06% (maggiorazione), come consentito dal comma 755, continueranno ad essere valide le aliquote base fino a che non venga approvata una nuova delibera che rispetti le norme specificate.
Il Prospetto delle aliquote IMU per il 2025 deve seguire le seguenti direttive:
- è necessaria una delibera specifica per l'approvazione del Prospetto, ma questa non deve essere inviata direttamente al Dipartimento delle finanze, essedo sufficiente indicare gli estremi nella successiva fase di trasmissione del Prospetto;
- il Prospetto deve essere trasmesso entro la data limite del 14 ottobre 2025.
Per inviarlo:
- occorre accedere all'opzione "Modifica" del Prospetto ancora in forma di bozza, presente nella sezione "Lista prospetti inseriti";
- completato il controllo nel "Riepilogo prospetto", si procede all'invio definitivo utilizzando il pulsante "Trasmetti".
Infine, vengono ripubblicate, aggiornate, le “Linee guida per l’elaborazione e la trasmissione del Prospetto delle aliquote dell’IMU”.
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