Illustrate le priorità della riforma della giustizia tributaria

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All’ordine del giorno di ieri - 18 gennaio 2011 - in Commissione Finanze alla Camera, la riforma della giustizia tributaria. Ad illustrarne i punti salienti, Luigi Casero, sottosegretario all’Economia, che ha presentato tale riorganizzazione come parte integrante del più ampio processo di riforma fiscale, già avviato con i lavori dei vari tavoli tecnici.

Anche se il sistema italiano risulta uno dei più veloci rispetto a quello degli altri Paesi Ue, esso presenta, comunque, alcuni punti deboli: i tempi sono ancora troppo lunghi soprattutto per il contenzioso economico; il numero dei ricorsi è elevato così come frequente è il conflitto di interessi dei giudici; da tempo, poi, risulta bloccato l’acceso al ruolo di giudice tributario e l’età media si è notevolmente alzata.

Gli obiettivi illustrati da Casero muovono dalla volontà di semplificare e dare maggiore trasparenza al contenzioso tributario. Un contributo importante potrebbe giungere dall’introduzione dell’informatica e dal processo telematico. Per esempio, l’introduzione delle notifiche online e della posta elettronica certificata potrebbe portare ad un notevole calo dei costi e dei tempi dei contenziosi. Nel breve tempo, si ipotizzano anche interventi mirati sull’efficienza delle commissioni provinciali e regionali, oggi troppo “vecchie”, Non si esclude, inoltre, anche un’apertura sul tema dei compensi con la riscrittura delle regole attuali. Ma, la vera priorità è quella che mira a potenziare i vari strumenti deflattivi del contenzioso: tramite l’ampliamento della fase conciliativa, che dovrebbe prendere sempre più le distanze dalla fase giudiziaria vera e propria.
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