Il rifiuto alla proposta di classamento va motivato

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Se l'amministrazione intende disattendere le indicazioni del contribuente circa il classamento di un proprio fabbricato deve provvedere con un atto adeguatamente e anche sommariamente motivato, delimitando l'oggetto della successiva ed eventuale controversia giudiziaria.

E' questo il principio evidenziato ai giudici di Cassazione nel testo della sentenza n. 3394 del 13 febbraio 2014 e con la quale è stata confermata la decisione della Commissione tributaria regionale della Liguria che aveva accolto il ricorso di un contribuente contro la qualificazione operata dall'amministrazione di un'abitazione come A/2 (civile) invece di A/4 (popolare).

In particolare, l'agenzia aveva respinto, senza fornire alcuna motivazione, un Docfa presentato dal contribuente al fine del classamento della propria abitazione come “abitazione popolare”.
Anche in
  • Il Sole24Ore - Norme e Tributi - p. 21 - Il Catasto deve motivare il rifiuto del Docfa - Fossati

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