Il Pvc è conosciuto se a firmare è il figlio convivente

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Con l'ordinanza n. 19505/2011 la Corte di cassazione ritiene correttamente notificato il Pvc sottoscritto dal figlio del rappresentante legale di una società.

Nel caso di specie si trattava del figlio senza delega della titolare di una società sottoposta a verifica. Il ricorso si basava sulla mancata allegazione del Pvc all'avviso di accertamento. L’Amministrazione finanziaria rispondeva che, ex articolo 42 del Dpr 600/73, solo se la motivazione fa riferimento ad un altro atto non conosciuto né ricevuto dal contribuente questo deve essere allegato. Nel vicenda, invece, ex articolo 52 del Dpr 633/72, il Pvc era stato sottoscritto dal figlio convivente della contribuente che interveniva in rappresentanza, pertanto si doveva considerare ritualmente notificato.

La Cassazione interpellata dà ragione all’agenzia delle Entrate, poiché chi rappresenta il contribuente è “la persona addetta all’azienda o alla casa non implicando un potere di rappresentanza in senso tecnico-giuridico”.
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