Il padrone dei cani deve sempre accertare che gli animali non possano fuoriuscire dal recinto
Autore: Cinzia Pichirallo
Pubblicato il 29 luglio 2011
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Confermata in cassazione la condanna di un uomo proprietario di alcuni cani per lesioni colpose provocate da questi a due bambini. Pacifico l’accertamento effettuato dai giudici di merito per cui gli animali erano fuggiti dal recinto in cui si trovavano a causa del forte vento di scirocco che ha scardinato la serratura del cancello del luogo.
L’uomo ha cercato di difendersi, contestando la responsabilità colposa addossatagli, sostenendo che l’evento era da considerarsi eccezionale in quanto dato dal forte vento che imprevedibilmente aveva scardinato la serratura del cancello, e non era dovuta ad un malfunzionamento della stessa.
Ma la Corte di cassazione, con la sentenza n. 29957 del 27/7/2011, ritiene corrette le pronunce dei primi due gradi di giudizio che, richiamando la stessa giurisprudenza di legittimità, hanno affermato come non basta a sollevare da colpa penale il fatto che lo spazio dove è tenuto il cane sia recintato e chiuso, dovendo il custode dell’animale accertarsi dell’idoneità della recinzione e della chiusura degli ingressi di modo che venga sempre impedito il contratto tra il cane e i terzi.
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