Il dirigente deve comunicare, formalmente, se è in posizione di conflitto di interessi

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Il dirigente pubblico, ancor prima di assumere le proprie funzioni, deve comunicare, formalmente e per iscritto, all'amministrazione le partecipazioni azionarie e gli altri interessi finanziari che possano porlo in conflitto di interessi con la funzione pubblica che svolge, dichiarando, altresì, se ha parenti, affini o conviventi che esercitano attività politiche, professionali o economiche che li pongano in contatti frequenti con l'ufficio che dovrà dirigere o che siano coinvolte nelle decisioni o nelle attività inerenti all'ufficio.

E' questo l'importante principio ribadito dalla Cassazione nel testo della sentenza n. 5113 depositata il 3 marzo 2010 relativamente ad una vicenda in cui un dirigente comunale era stato destituito in quanto non aveva comunicato, per iscritto, all'ente locale il conflitto di interessi fra la sua posizione e quella di un'azienda consulente, di proprietà della moglie.
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