Il decreto Dignità è legge. Ministero del Lavoro: “Freno alla precarietà del lavoro”
Autore: Rossella Schiavone
Pubblicato il 10 agosto 2018
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Con comunicato dell’8 agosto 2018, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha dato notizia dell’approvazione al Senato della legge di conversione del Decreto Dignità, “il primo provvedimento in campo economico e sociale del Governo con cui si punta a mettere un freno alla precarietà del lavoro, alle delocalizzazioni selvagge, alla burocrazia nei confronti delle imprese ed alla diffusione delle azzardopatie”.
I punti essenziali della legge, come riassunti nel comunicato, sono i seguenti:
- tetto del 30% di contratti a termine rispetto a quelli a tempo indeterminato nella stessa azienda;
- trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato, in assenza di causali, nel caso in cui il contratto a termine superi i 12 mesi;
- esonero della disciplina dello stop&go, tra un contratto a termine e un altro per il lavoro in somministrazione;
- aumento delle indennità per i licenziamenti illegittimi nell'offerta conciliativa;
- bonus del 50% dei contributi per le assunzioni stabili di under 35 fino al 2020;
- assunzioni delle regioni per il rafforzamento degli organici dei Centri per l'impiego;
- sanzioni alle aziende che delocalizzano prima di 5 anni dopo aver ricevuto contributi pubblici;
- voucher fino ad un massimo di 10 giorni in agricoltura e per gli alberghi che hanno fino a 8 dipendenti per pagare le prestazioni rese da pensionati, studenti under 25, disoccupati e percettori del reddito di inclusione o di altre forme di sostegno al reddito;
- stop ad aggravi contributivi per i rinnovi dei contratti di colf e badanti;
- misure transitorie per il comparto della scuola.
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