I bilanci futuri delle Pmi al bivio tra Ias e direttive

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Nel corso del convegno organizzato dall’Oic, lo scorso 5 e 6 ottobre a Roma, è stata presentata una bozza di elaborato, predisposta dallo Iasb, per le piccole e medie imprese. Per queste vengono fissati principi contabili più semplici rispetto a quelli destinati alle società quotate, all’interno del “Progetto Sme” rivolto a società con almeno 50 dipendenti. Entro il 2007 dovrebbe essere pronta la versione definitiva dei principi internazionali e, allo stesso tempo, potrebbe essere stata recepita anche la direttiva comunitaria 51/03. A quel punto, quindi, le imprese non quotate potrebbero scegliere tra i principi internazionali e le norme della direttiva, trasfuse nel Codice civile. Presto, dunque, in Italia e negli altri Paesi Ue ci saranno tre tipi di bilanci: gli Ias completi, per le quotate, e gli Ias leggeri, per le Pmi, che però potranno scegliere tra questi e le norme nazionali che avranno recepito la direttiva 51/03. La scelta dipenderà anche dalla vocazione più o meno internazionale delle Pmi e dalla conseguente esigenza di presentare bilanci più internazionali.

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