Giustizia. Decreto intercettazioni e reati ambientali, sì alla fiducia

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Giustizia. Decreto intercettazioni e reati ambientali, sì alla fiducia

L'Aula della Camera ha votato la fiducia posta dal Governo sul disegno di legge di conversione, con modificazioni, del Dl n. 105/2023, recante disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione.

Il testo, ottenuto il voto finale di Montecitorio nella serata del 28 settembre, passerà all'esame dell'altro ramo del Parlamento, dove dovrà essere definitivamente approvato entro il 9 ottobre 2023, quando scadrà il termine per la conversione in legge del decreto.

Oltre a ritocchi sulle misure in materia intercettazioni e incendi boschivi incluse nel testo originario del provvedimento, sono state introdotte, in sede referente, alcune novità volte ad implementare il contrasto alla criminalità informatica e ad aumentare la cybersicurezza, misure di contrasto ai reati ambientali e disposizioni per assicurare la trasparenza nelle gare pubbliche.

Intercettazioni e incendi boschivi, le modifiche

Sul fronte intercettazioni, in particolare, le ultime modifiche prevedono che nei relativi verbali non si dia conto, neppure sommariamente, dei contenuti non rilevanti ai fini delle indagini.

Le ulteriori novità riguardano:

  • il contenuto del decreto autorizzativo di intercettazioni tra presenti mediante inserimento di captatore informatico, prevedendosi che il Gip, con autonoma valutazione, ne specifichi le peculiari ragioni;
  • le modalità esecutive delle intercettazioni;
  • l'utilizzabilità dei risultati delle intercettazioni in un procedimento diverso, che diventa possibile solo esse se risultino indispensabili per l'accertamento di delitti per i quali è obbligatorio l'arresto in flagranza di reato.

Con riguardo al reato di incendio boschivo, invece, è stata introdotta, come pena accessoria, l'interdizione dai pubblici uffici e l'incapacità di contrarre con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere prestazioni di un pubblico servizio, per la durata di 5 anni.

Cybersicurezza e lotta a criminalità informatica, le nuove misure

Per quanto riguarda le nuove disposizioni in materia di cybersicurezza e lotta alla criminalità informatica, sono stati integrati i compiti dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale cui spetterà:

  • l'obbligo di trasmettere al Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo i dati e le informazioni rilevanti per l'esercizio delle funzioni e dei poteri sui reati informatici;
  • un obbligo di collaborazione con i soggetti pubblici o privati che hanno subito incidenti di sicurezza informatica o attacchi informatici.

Sono stati inoltre estesi anche i poteri e le prerogative di spettanza del Procuratore nazionale antimafia in ordine ai gravi delitti di criminalità informatica.

Giudici onorari nei procedimenti sui minori, rinvio

Ulteriore novità concerne la norma transitoria relativa ai procedimenti davanti al tribunale per i minorenni aventi ad oggetto la responsabilità genitoriale, in virtù della quale il giudice ha facoltà di delegare taluni specifici adempimenti, tra cui l'audizione delle parti e l'ascolto del minore, ad un giudice onorario.

Tale norma, grazie a un ritocco aggiunto in sede referente, si applica fino al 30 aprile 2024 (al posto del termine del 31 dicembre 2023 previsto nel testo originario del Dl).

Stretta su reati ambientali, trasparenza nelle gare pubbliche

Nel corso dell'esame in sede referente, inoltre, è stato approvato anche un emendamento che introduce modifiche:

  • al Codice dell'ambiente, mediante la trasformazione in reati contravvenzionali di taluni illeciti amministrativi in materia di abbandono di rifiuti;
  • al D. Lgs. 231/2001, finalizzate ad estendere i reati presupposto della responsabilità amministrativa degli enti derivante da reato ai delitti di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti;
  • al codice penale, al fine di inasprire il trattamento sanzionatorio in materia di delitti contro l'ambiente.

Da segnalare anche un articolo introdotto a tutela dell’orso bruno marsicano e che prevede un'apposita sanzione penale per chi abbatte, cattura o detiene tale animale.

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